I nuovi eroi vivono accanto a noi

Nel preserale di RaiTre le storie straordinarie di cittadini che hanno lasciato un segnoommario

È partita ormai da tempo la sfida di RaiTre di innovare la proposta dello spazio preserale. Prima del tradizionale appuntamento con le avventure di Un posto al sole, negli ultimi mesi abbiamo visto alternarsi programmi come Senso comune, Non ho l’età e Alla lavagna, che hanno portato alla ribalta la gente comune, proponendo una carrellata di opinioni sull'attualità, racconti di amori inaspettati nella terza età, discusse ma spesso rivelatrici interviste di una classe elementare a personaggi famosi.

Da lunedì 7 gennaio è in onda, dal lunedì al venerdì alle 20.25, Nuovi eroi, programma prodotto da Stand by Me, società di produzione televisiva fondata da Simona Ercolani, che firma diversi format per il piccolo schermo. Trenta le storie in programma, che ogni sera ci fanno conoscere i cittadini insigniti dal Presidente della Repubblica con l'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Un'onorificenza recentemente in primo piano anche nella cronaca locale, per aver visto come protagonisti due genitori trentini, Roberto Crippa e Luisa Fricchione, grazie all'eccezionale storia della loro scelta di adozione internazionale e alle imprese sportive di uno degli otto figli, Yeman.

Ma chi sono questi nuovi eroi dei nostri giorni?

Il programma di RaiTre, riprendendo uno stile già collaudato, li racconta alternando la viva voce dei protagonisti e dei testimoni a brevi frammenti di fiction che ne ricostruiscono la vita, appoggiandosi alla inconfondibile voce fuori campo di Veronica Pivetti.

Nonostante il breve spazio del palinsesto, circa una ventina di minuti, il ritratto che emerge da ogni puntata è centrato e coinvolgente, e riesce a comunicare lo straordinario che una vita normale può raggiungere se vissuta con la piena consapevolezza delle proprie potenzialità, responsabilità e valori di riferimento. Il racconto culmina con le immagini originali di consegna dalle mani del Presidente della Repubblica dell'onorificenza destinata a “ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, della economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari.”

In una società che sta perdendo il suo fondante senso di appartenenza, incarnare questi valori nei volti di persone spesso sconosciute ci ricorda in modo semplice ma concreto che ciascuno di noi ha un ruolo fondamentale per rendere migliore la comunità in cui viviamo, in una laica interpretazione della parabola dei talenti che ci chiama tutti in causa.

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