Il buio a colori di Blanca

Maria Chiara Giannetta, dopo il ruolo del capitano Anna Olivieri nelle ultime avventure di don Matteo, torna in veste di investigatrice

È partita con un lusinghiero successo di pubblico Blanca, in onda su RaiUno il lunedì in prima serata, complice la novità, accompagnata dal talento della protagonista, Maria Chiara Giannetta. Dopo il ruolo del capitano Anna Olivieri nelle ultime avventure di don Matteo, torna in veste di investigatrice, ma questa volta come semplice stagista, cieca. Una sfida non facile per la giovane attrice, che sembra però aver trovato la strada giusta per regalare al pubblico un personaggio originale e positivo.

Prima di essere non vedente, Blanca Ferrando è stravagante, piena di vita e voglia di mettersi in gioco, indipendente. La disabilità sopravvenuta a dodici anni a causa di un incendio le ha lasciato il ricordo della vivacità dei colori, che caratterizza il suo modo di vestire e di rapportarsi con gli altri.

Accompagnata dalla fedele Linneo, bulldog guida dal muso imbronciato e dal penetrante sguardo azzurro, Blanca si trasferisce nella casa della sua infanzia a Camogli e comincia uno stage al commissariato di San Teodoro, grazie alla sua specializzazione in décodage, l’ascolto analitico dei materiali audio delle inchieste.

Accolta con diffidenza dai colleghi, primo tra tutti l’apparentemente cinico commissario Mauro Bacigalupo, Blanca non ha nessuna intenzione di rimanere chiusa in un ufficio. In polizia ha voluto entrare dopo che sua sorella è stata uccisa e, a costo di mettersi nei guai, diventa presto parte attiva nelle indagini dell’ispettore Michele Liguori, che ha il volto di Giuseppe Zeno. Sullo sfondo labirintico e suggestivo di Genova si snoda la collaudata abbinata della storia di puntata con l’approfondimento delle vite dei protagonisti.

La particolarità del racconto è legata da un lato alla disabilità di Blanca, che ogni tanto viene anche visivamente isolata dal mondo in una specie di camera nera dove solo lei può vedere, riuscendo a dare corpo a suoni, voci e particolari che sfuggono ai vedenti, dall’altro al suo modo di affrontarla, con ironia e caparbietà, mettendo a frutto i talenti che proprio quella disabilità ha valorizzato. Dramma e commedia si mescolano così in un mix equilibrato, a cui si perdona qualche ingenuità, grazie anche ai vari personaggi e a un’intonata colonna sonora.

Liberamente tratta dai romanzi di Patrizia Rinaldi, la serie si avvale della consulenza di Andrea Bocelli ed è girata in olofonia, una tecnica di registrazione del suono che lo riproduce in modo simile a come viene percepito: con le cuffie, lo spettatore può sentire come Blanca.

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