Il dopoguerra in Kosovo convince il “Religion Today”

A Bedolpian sull’altopiano di Pinè la cerimonia di premiazione del Festival del cinema delle religioni

Ha regalato emozioni domenica 18 settembre a Baselga di Pinè la cerimonia di premiazione della 25a edizione di Religion Today. Tra i tanti film di qualità eccellente in concorso ha spiccato Darkling, del regista serbo Dusan Milic, coproduzione che ha coinvolto Serbia, Italia, Bulgaria, Danimarca e Grecia: la pellicola ha vinto il Gran Premio Nello Spirito della Fede, prestigioso riconoscimento simbolo di Religion Today, e il miglior feature film. Per la giuria internazionale il film “rispecchia la società e mostra come le narrazioni politiche e sociali possono far chiudere una persona. In questo caso le credenze sono state molto lontane dalla realtà, creando ostacoli che rendono difficile vedere la verità”. Darkling racconta il dramma della guerra in Kosovo, che ha lasciato tracce e conseguenze inimmaginabili, che tutt’ora influenzano la vita di serbi e kosovari.

Il premio per il miglior documentario è stato vinto da Nascondino, della regista italiana Victoria Fiore: girato in 4 anni, racconta di un giovane undicenne dei Quartieri Spagnoli a Napoli, sostenuto dalla nonna nel tentativo di guidarlo lontano dalla criminalità.

Premiato come miglior short documentary Into Belief, di DJ Furth, cinese; un viaggio nello spaccato culturale e spirituale della Siberia meridionale.

Come film cortometraggio è stato riconosciuto Graveyard, film dell’iraniano Ali Daraee, che rimarca l’assenza di opportunità per la donna protagonista di seppellire il proprio bambino in modo rispettoso ed umano, secondo la tradizione religiosa, senza la presenza di un uomo.

Numerosi gli altri premi assegnati, ognuno rappresentante le varie anime votate al dialogo di Religion Today: Religions Through Women’s Eyes (La religione attraverso gli occhi delle donne) a The Dream of a Horse, di Marjan Khosravi, che ha vinto anche il riconoscimento della giuria SIGNIS; il premio “Nello spirito della pace”, della giuria del Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani, consegnato a Zuhur’s Daughters, di Robin Humbolt e Laurentina Genske. L’Associazione BiancoNero, che si occupa dell’organizzazione del Festival ha inoltre premiato il giovane regista italiano Luca Rabotti per la sua intensa esperienza di cinema della realtà con Squilibrio.

“Siamo soddisfatti di questa edizione, che ha visto la presenza di tantissimi registi, produttori, nuovi e vecchi amici di Religion Today: tutte persone che condividono il messaggio di pace e dialogo che il Festival vuole trasmettere”, ha detto il direttore Andrea Morghen, ringraziando lo staff di giovani a servizio del Festival e l’Arcidiocesi di Trento che, attraverso il personale del Centro Missionario Diocesano, ha gestito l’accoglienza dei numerosi ospiti nazionali e internazionali.

A fare gli onori di casa, il sindaco di Pinè, Alessandro Santuari, e l’associazione Shemà, nata da un gruppo di ragazzi che dal 2016 cerca di impattare positivamente nella zona, coinvolgendo i giovani in attività estive, gioco e riflessioni, e che, dal 2022, ha preso in gestione, senza scopo di lucro, un ristorante a Bedòlpian, dismesso da qualche anno a causa della tempesta Vaia.

Mercoledì 21 tutti i film vincitori sono stati proiettati al Teatro San Marco di Trento.

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