Il Kaki, albero della pace e delle sette virtù

Tra le molteplici forme d’arte diffuse nella storia dell’umanità troviamo “l’ebanisteria”, ossia l’arte di progettare e produrre manufatti in legno attraverso l’uso di antiche tecniche quali l’intarsio e l’intaglio. Il nome deriva da un particolare legno di colore nero, durissimo e molto pregiato: “l’ebano”. Reso noto in Europa dalle statue votive di molte popolazioni indigene africane, viene ricavato dalle piante del genere Diospyros, originarie dell’India, del Sud-est asiatico, ma ampiamente diffuse in Africa orientale. La varietà più pregiata è l’ebano di Ceylon (D. Ebenum), la più diffusa è l’ebano africano (D. Mespiliformis).

Queste piante danno nome alla famiglia botanica delle Ebanacee assieme a molte altre specie.

Tra queste segnaliamo una pianta coltivata diffusamente negli orti, giardini e frutteti familiari della nostra regione fino a 800 mt di altitudine: il Diospyros Kaki.

Frutto simbolo del mese di novembre, ha una storia antichissima. Era infatti coltivato in Cina ed in tutto l’Estremo Oriente più di 2000 anni fa, mentre in Europa è arrivato alla fine del XVIII secolo (1870 attestata la presenza nel giardino di Boboli a Firenze).

Pur essendo una specie originaria di regioni temperato-calde, si è adattata anche ai nostri climi: tollera temperature invernali fino a -12°C grazie all’utilizzo di portinnesti resistenti (vedi D. Lotus). Va messo a dimora in posizione soleggiata, si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno, compresi quelli argillosi e calcarei, purchè ben drenati. Gradisce concimazioni azotate in autunno per favorire l’accumulo di sostanze di riserva.

Il genere Diospyros deriva da due parole greche: “dios” (divino) e “pyros” (grano), da cui “frumento degli dei”. La specie Kaki deriva dal giapponese “kaki no ki”.

Conosciuto come l’albero delle 7 virtù: molto longevo, garantisce l’ombra con la sua ampia chioma, è immune da parassiti, offre un’ottima legna da ardere, luogo ideale per la nidificazione degli uccelli, le sue foglie sono decorative, e le foglie cadute diventano un ottimo concime.

Il frutto è una bacca che può presentare da 1 a 8 semi oppure di frequente esserne privo a causa della partenocarpia (forma di sviluppo dei frutti in assenza di fecondazione). I frutti sono commestibili se “ammezziti”, ossia se hanno raggiunto la sovramaturazione (polpa molle e bruna).

Specie sorella conosciuta in regione è il “Diospyros Lotus”, detto Loto o albero di Sant’Andrea. Pianta ornamentale molto elegante e resistente, fiorisce in luglio ed i piccoli ma abbondantissimi frutti commestibili maturano in novembre.

Il Diospyros Kaki è considerato “Albero della Pace”, in quanto alcuni di essi furono gli unici esseri viventi sopravvissuti al bombardamento di Nagasaki del 9 agosto 1945.

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