Il mio gattone immaginario

Katherine Applegate, Fedoro – Il Castoro, 2016 – 180 p. – € 13,50 – Età di lettura: da 9 anni

Pensare a un gatto che fa surf è strano. Vederlo atterrare vicino a te sulla spiaggia con un ombrello aperto per ripararsi dagli spruzzi è ancora più strano. Questo è quello che vede Jackson un giorno d’estate mentre tutti giocano senza accorgersi di nulla. Una spiegazione c’è: il gatto è un amico immaginario, il suo. Si chiama Fedoro ed è la seconda volta che gli si presenta. La prima è stata qualche anno prima quando la sua famiglia, in difficoltà economiche per una grave malattia del padre, per qualche mese ha dovuto vivere in auto. Jackson, protagonista insieme al gatto di “Fedoro” (Ed. Il Castoro), adesso è cresciuto, è un ragazzino intelligente e dalla mente scientifica che non si lascia facilmente convincere da ciò che non è spiegabile razionalmente. Per questo fa fatica ad accettare la presenza di Fedoro di nuovo accanto a lui. Il fatto è che la famiglia è un’altra volta in una fase problematica: i soldi non bastano mai e il lavoro dei genitori è saltuario. Jackson, che da bambino attento ha capito la situazione, si sente arrabbiato e frustrato per non essere stato messo al corrente di come stanno le cose e teme di dover interrompere la scuola. Mentre da una parte parla con questo gattone e si confida con lui, dall’altra Jackson non vuole crederci e intrattiene con lui continue disquisizioni sulla sua esistenza. Ma Fedoro è chiaro: “Gli amici immaginari non arrivano di loro spontanea volontà. Qualcuno ci invita. E noi dobbiamo restare finché non c’è più bisogno di noi”. Il bisogno di Jackson è chiaro: gli serve stabilità, sicurezza, fiducia. Gli serve un amico.

Scritto in prima persona, questo romanzo dalla struttura lineare, nonostante il flashback sulla prima crisi della famiglia, permette facilmente al lettore di capire ciò che sta alla base del panico del ragazzino e di quanto sia importante per lui avere delle conferme. Il costante dialogo tra Jackson e il gatto mostra come il bambino vede il mondo adulto e ne trae le sue conclusioni senza credere a ciò che gli vogliono far credere. Ironia e finale aperto alla speranza di un futuro più facile sono il valore aggiunto di questa storia che, attraverso la magia del gattone, affronta con seria leggerezza il difficile tema dell’insicurezza economica e di tutti i problemi, anche relazionali, che essa può creare in una famiglia.

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