Il Papa “in uscita” va in onda da Saxa Rubra

Papa Francesco negli studi Rai “A Sua Immagine” foto © Vatican Media/Sir

Qualche giorno fa, papa Francesco ha varcato la soglia del Centro di Produzione Rai di Saxa Rubra, a Roma e ha risposto alle domande della conduttrice Lorena Bianchetti per una puntata della trasmissione “A Sua Immagine” che potremo seguire domenica 4 giugno, su Rai1, dalle 9.40. È la prima volta in assoluto, nella storia che un Pontefice partecipa come ospite a un programma tv. Vi sono stati dei passi di avvicinamento quando Giovanni Paolo II intervenne in diretta telefonica a “Porta a Porta” con Bruno Vespa, o quando lo stesso Bergoglio si è collegato con Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, il 6 febbraio 2022, facendo segnare il record storico della trasmissione che festeggia vent’anni di vita.

Un evento dalla forte rilevanza simbolica, anche se, per i telespettatori, la percezione potrebbe non risultare così inedita, data l’abitudine a vedere il Papa attraverso il piccolo schermo. Facendosi aiutare dalle notizie che inevitabilmente sono già arrivate su tutti i mezzi di informazione, è possibile cogliere quanto la decisione del Papa sia stata importante e questo non solo per la conduttrice, di certo emozionatissima e grata per il privilegio accordatole, ma anche per tutti gli organizzatori come Gianni Epifani e Laura Misiti (che firmano il programma Rai in collaborazione con la Cei) e non ultimo don Marco Pozza, cappellano del carcere “Due Palazzi” di Padova, che in virtù di un rapporto personale col pontefice ha organizzato in gran segreto fino all’ultimo questo dialogo televisivo che sarà sicuramente molto seguito, così come gli altri programmi con protagonista il Papa che il sacerdote padovano ha organizzato in passato per Tv2000.

La rilevanza è da cogliere nella volontà di papa Francesco di non aspettare che i media e in generale i suoi interlocutori “vadano a trovarlo” in Vaticano, un luogo dal prestigio indiscusso, ma che può anche incutere un certo timore reverenziale, o, al contrario, una più o meno mal celata diffidenza. Il Papa, fedele in prima persona ad una delle linee guida del suo magistero, si propone come “pastore in uscita” che desidera sostenere i fratelli indicando “la forza della vita” (questo il leitmotiv della puntata) in profonda condivisione con “le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi”, secondo il felice incipit della Gaudium et Spes. Ecco, allora, che insieme all’intervistatrice, con il Papa interverranno un campione olimpico della staffetta italiana 4×100, proveniente da una famiglia di immigrati; i genitori che Francesco ha abbracciato non molto tempo fa al Policlinico Gemelli dopo la morte della loro bambina; una giovane che ha superato il calvario del bullismo e un ex “scapestrato” che, dopo un viaggio in India, ha trovato la sua strada in una Onlus che crea scuole popolari nel mondo e per questo è candidato al Nobel per la Pace.

Nel fare sintesi fra queste storie, papa Bergoglio ha offerto la testimonianza della sua vocazione mariana, nata già nel contesto della famiglia. La madre di Gesù, che veglia sul mondo da ogni santuario a lei dedicato, ci indica con il suo sì la via per leggere la storia con il cuore di Dio.

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