Il vischio ricresce, agrifoglio, boccioli che cadono

IL VISCHIO RICRESCE. “Sul pino che ho nel boschetto vicino a casa da qualche anno è nato un bel cespuglio di vischio. Qualcuno lo scorso anno lo ha tagliato quasi di netto. Ricrescerà?”.

Diciamo subito al lettore di stare tranquillo. Il vischio è un cespuglio sempreverde: ricrescerà. Proprio perché dotato di clorofilla è in grado di ricacciare emettendo altri nuovi rametti. Per questo motivo permette ai raccoglitori abituali di ritornare sulla stessa pianta ripetutamente, anche se a distanza di qualche anno stante che la velocità di crescita è piuttosto lenta. In ogni caso i forestali raccomandano di eseguire la raccolta usando forbice o seghetto per i ceppi più grandi ormai ben lignificati. E’ assolutamente importante evitare di slabrare la corteccia, fatto che danneggia la vitalità del cespuglio e fa soffrire la pianta che lo ospita. In Trentino il vischio cresce bene e copioso su pino silvestre (pino rosso), abete e quercia e su molte altre piante. Perfino su ciliegio, melo e …rosa!. Naturalmente il vischio pur essendo un vegetale perenne, muore con la pianta che lo ospita.

AGRIFOGLIO. La leggenda narra che l’agrifoglio sia nato quando il Bambin Gesù ha toccato alcune foglie di alloro portate in dono da un pastorello. Al tocco il messia le foglie di alloro sarebbero diventate di colore verde intenso e le lacrime del pastorello si sarebbero tramutate in bacche rosse. Per questo è la pianta assunta a simbolo del natale del Signore. L’agrifoglio è certamente insieme a vischio, abete e pungitopo tra le piante natalizie e beneauguranti più legate alle festività di fine anno. E’ un arbusto sempreverde, rusticissimo con foglie verde lucente e spinose. Le piante femminili portano le splendide bacche rosse. Ama terreni fertili e leggermente acidi: gli stessi di camelia e ortensie. Non teme la siccità e resistente assai bene anche la freddo. Teme solo il gelo prolungato.

BOCCIOLI CHE CADONO. La cascola dei bottoni fiorali della camelia (Camelia japonica) è un evento piuttosto frequente ed è da attribuire quasi sempre l’aria troppo secca. Il fatto è assai comune nel periodo che va da fine inverno a metà primavera quando questo fiore produce molti boccioli. La caduta si previene evitando che il terriccio si asciughi troppo e che la vegetazione vada incontro ad appassimenti. Si consiglia di mantenere bagnato (umido) il terriccio e di nebulizzare una volta a settimana o alla bisogna il fogliame ed anche i boccioli. Usare sempre acqua a temperatura ambiente. Evitare di collocare la pianta vicina a termosifoni o a correnti d’aria. Anche una concimazione con prodotti liquidi specifici per acidofile può favorire una regolare fioritura.

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