Immacolati bucaneve

IMMACOLATI BUCANEVE. “Come moltiplicare i bucaneve?”. Questa la domanda di una nostra lettrice. La moltiplicazione del Galanthus nivalis, nome botanico del bucaneve i cui fiori spuntano dalla neve a fine gennaio alla luce dei tiepidi raggi solari e che hanno l‘aspetto di piccole campanelline immacolate le cui corolle sono rivolte verso il basso, si fa al momento della fioritura. In quel periodo si possono dissotterrare i bulbi con una piccola zappa e quindi procedere alla separazione con le mani insieme ai piccoli ciuffi avendo cura di non rovinare le delicate radici: fare attenzione che attorno ai piccoli bulbi rimanga un piccolo pane di terra. I ciuffi si ripiantano poi insieme alle foglie ingiallite in buchette profonde 8-10 centimetri. Il terreno ideale è quello da giardino, soffice e fertile, sciolto e fresco ricco di humus. Annaffiare abbondantemente e coprire con una leggera pressione. Il fogliame diviene rigoglioso solamente con le basse temperature e la dura dei fiori è legata alle temperature rigide.

CILIEGIO ORNAMENTALE. Si chiama Prunus cerasifera ed è una pianta ornamentale. Un alberello di non grandi dimensioni che si trova facilmente nella aree dei grandi parcheggi o lungo i viali ciclopedonali. E’ il ciliegio ornamentale che vuole esposizione soleggiata, terreno fertile e ben drenato, sopporta la siccità estiva e le potature drastiche. ha molta resistenza agli inquinanti gassosi ambientali e non ha problemi di parassiti. Alla ottima fioritura primaverile fa seguire una abbondante fruttificazione di bacche simili alle ciliegie dalla buccia rossastra, forma sferica e polpa acquosa. Ha il difetto di sporcare la zona di caduta dei frutti, ma per ovviare a questo inconveniente basta piantare varietà sterili.

ARIA SECCA. Le piante fiorite in questo periodo sono sensibili agli ambienti secchi degli appartamenti. Manifestano danni rilevanti durante la fioritura. Il fiore infatti è un organo assai delicato che necessita di umidità per favorire la schiusura dei petali, ma anche per mantenere il turgore cellulare e quindi prolungare la fase di apertura dei fiori. Tra i fiori da interno del periodo quelli che evidenziano di più il fenomeno del secco troviamo le orchidee, i ciclamini e le azalee, ma anche la gardenia, lo spatifillo e l’anturio. La mancanza di umidità ambientale influisce negativamente anche sulla fioritura, sulla loro mancata emissione dei fiori, oltre a causare avvizzimento e caduta anticipata dei fiori. Il gruppo di piante da interno che meno soffre la carenza di umidità è quello delle piante succulente o grasse i cui tessuti carnosi assicurano la costante presenza di acqua e il necessario turgore cellulare.

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