In famiglia si specchia la nostra cinica società: la porta in scena “4 5 6” di Mattia Torre

Massimo De Lorenzo, Carlo De Ruggieri, Cristina Pellegrino e Giordano Agrusta sono gli interpreti di “4 5 6 “ di Matteo Torre

La Stagione Regionale Contemporanea condivisa dal Centro Santa Chiara di Trento e dal Teatro Stabile di Bolzano propone alcuni appuntamenti a Trento e Bolzano con artisti e compagnie della scena teatrale contemporanea internazionale.

Domenica 17 marzo al Teatro Studio di Bolzano – sipario alle 20.30 – è portata in scena la commedia di Mattia Torre “4 5 6”. L’indimenticato autore teatrale, sceneggiatore e regista, scomparso all’età di 47 anni, oltre che per la ricchissima produzione per il teatro è ricordato per aver scritto la prima, la seconda e la terza stagione della serie “Boris” e, sempre con gli stessi autori, “Boris – Il film”, da lui anche diretto.

Lo spettacolo “4 5 6” che viene proposto a Bolzano è interpretato da Massimo De Lorenzo, Carlo De Ruggieri, Cristina Pellegrino e Giordano Agrusta.

Sagace, ironico e graffiante, continuamente giocato sull’equilibrio tra ironia, sarcasmo e su toni di fumetto grottesco, nasce dall’idea che l’Italia non è un paese, ma una convenzione. E che non avendo un’unità culturale, morale, politica, l’Italia rappresenti oggi una comunità di individui che sono semplicemente gli uni contro gli altri: per precarietà, incertezza, diffidenza e paura; per mancanza di comuni aspirazioni.

“4 5 6” racconta come proprio all’interno della famiglia – che pure dovrebbe essere il nucleo aggregante, di difesa dell’individuo – nascano i germi di questo conflitto: la famiglia sente ostile la società che gli sta intorno ma finisce per incarnarne i valori più deteriori, incoraggiando la diffidenza, l’ostilità, il cinismo, la paura. Lo spettacolo racconta, in definitvia, la famiglia come avamposto della nostra arretratezza culturale.

Il 19 marzo alle 20.30 al Teatro Studio a Bolzano, il 21 e il 22 marzo alle 20.30 al Teatro Sanbapolis a Trento la rassegna porta in scena il flamenco contemporaneo: con “Dog Rising” la coreografa canadese Clara Furey si concentra sul viaggio delle vibrazioni sonore attraverso le ossa, sull’assorbimento degli urti da parte del nostro scheletro.

La Stagione Regionale Contemporanea proseguirà domenica 24 marzo con “Il muro trasparente. Delirio di un tennista sentimentale”, spettacolo di e con Paolo Valerio, al Teatro Studio di Bolzano alle 20.30, per chiudersi sempre a Bolzano il 3 aprile alle 20.30 con Paolo Rossi. L’irresistibile, funambolico guitto porta in scena “Da questa sera si recita a soggetto! Il Metodo Pirandello”, scritto assieme a Carlo Gabardini.

I biglietti per gli spettacoli a Bolzano sono acquistabili online su www.teatro-bolzano.it e alle Casse del Teatro Comunale di Bolzano in Piazza Verdi, 40, e per gli spettacoli a Trento sul sito www.centrosantachiara.it.

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