Qualche minuto di lettura merita la motivazione con la giuria del Ministero dei Beni Culturali – proclamata dal ministero Dario Franceschini – ha scelto la città di Palermo come capitale della cultura 2018, ritenendola più degna fra le altre nove candidate (la nostra Trento, ma anche Alghero, Aquileia, Comacchio, Ercolano, Montebelluna, Recanati, Settimo Torinese e l'Unione dei Comuni erimo-ericini).

Si parla infatti nella motivazione di “un progetto originale, di grande respiro umanitario, fortemente orientato all'inclusione, alla formazione permanente, alla creazione di capacità e di cittadinanza”.

Non si tratta insomma di saper vendere il patrimonio artistico di una città, ma d'impegnarsi a vivere i valori della propria storia e della sana convivenza civile: un incarico dal significato politico e prepolitico, un mandato che Palermo dovrà e potrà onorare facendo così da capofila per altre città non ancora premiate del Sud (ma anche del Nord).