La vita di Gandhi, come in un romanzo

Sei capitoli per sette incontri speciali, è così suddiviso il romanzo Gandhi (San Paolo; età +11) di Chiara Lossani dedicato alla figura di una delle persone più importanti della storia mondiale del secolo scorso. La vita di un uomo che ha rivoluzionato l’esistenza di chi lo ha conosciuto, come i sei ragazzi che l’autrice ha immaginato abbiano avuto la fortuna di incontrarlo, di parlargli, di percepire il suo carisma e la sua forza, pur rimanendo sempre umilmente fedele alla sua persona. L’incontro con il Mahatma dà un’impronta importante e significativa alle vite dei protagonisti di queste storie e li aiuta a trovare la forza di farsi valere per le persone che sono o di sacrificarsi mettendosi dalla parte di chi è meno fortunato e soffre per i soprusi dei prepotenti.

Leggendo questo libro si incontra Khoi, un ragazzino di colore che grazie a Gandhi riconosce il proprio valore di persona anche se vive alla stazione dove continuano a picchiarlo, ma in realtà non sa dove altro andare, avendo lasciato il suo villaggio alla ricerca di fortuna. C’è poi Laxami, una ragazzina tredicenne che impara da Gandhi a sognare di poter assecondare le proprie passioni e a impegnarsi per riuscirci. Il terzo incontro è con Seth e Kedar che vedono in lui l’opportunità di ribellarsi contro la legge discriminatoria che li obbliga a girare sempre con un lasciapassare, in quanto indiani in Sudafrica. Gli ultimi capitoli sono dedicati a Srinivasa, Vittoria e Suhila che combattono per la libertà e il riconoscimento del loro valore. Sono storie di ragazzini indiani che, incontrando Gandhi, ribaltano la loro situazione e interpretano la loro vita in maniera diversa, con maggior rispetto per se stessi, ricevendo così, almeno parzialmente, maggior rispetto anche da parte degli altri.

La prosa dell’autrice è scorrevole e piacevole, priva di retorica. Pagina dopo pagina si apprezza la sua capacità di caratterizzare bene personaggi e situazioni, rendendo molto realistici i dialoghi e le narrazioni delle diverse giovani voci che condividono la propria storia. Sono storie inventate che potrebbero, comunque, essere vere. Storie che con onestà e levità parlano di ingiustizie e di cattiverie, mettendo bene in luce la forza della nonviolenza predicata e praticata da Gandhi.

Importanti, all’inizio di ogni capitolo, le righe di inquadramento cronologico di ciò che si sta per leggere. In questo modo, pur consapevole di aver tra le mani un romanzo, il lettore viene continuamente informato che sta leggendo di una persona vera, descritta attraverso chi lo ha conosciuto in diversi luoghi e momenti della sua vita e della sua battaglia contro tutti i tipi di prevaricazione. Una battaglia importante, combattuta pacificamente, non senza momenti bui, difficoltà, rabbia e pentimenti.

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