Le donne afghane inaugurano il “Nuovo Astra”

La conferenza stampa di presentazione del progetto che coinvolge diversi attori locali nella nuova Sala inCooperazione, in via Vannetti a Trento

Si comincia con un film d’animazione, lunedì 13 dicembre (ore 20), “I racconti di Parvana”, di Nora Twomey, sulla condizione delle donne afghane. Più che mai attuale. Per proseguire mercoledì 15 con un classico di Ken Loach,Sorry we missed you”, sulla precarizzazione del lavoro. Venerdì 17 dicembre è in programma un incontro con Paolo Rumiz, giornalista e scrittore, che presenterà il suo ultimo libro, “Canto per l’Europa”. A seguire “Quo Vadis, Aida?”, della bosniaca Jasmila Zbanic, sul genocidio di Srebrenica, oltre 8.000 bosgnacchi (bosniaci musulmani) massacrati dai serbo bosniaci comandati dal generale Ratko Mladic.

La locandina del film “I racconti di Parvana – The breadwinner”, il film d’animazione che inaugura la nuova sala cinematografica di TrentoSono i tre giorni di “lancio” del cinema “Nuovo Astra” che approda nella sala della Cooperazione di via Segantini a Trento e la cui programmazione a pieno regime prenderà il via il 21 dicembre (due le proiezioni giornaliere serali previste; una in più, di pomeriggio, il sabato e la domenica).

Da quando, nei mesi scorsi, la famiglia Artuso, titolare della multisala di corso Buonarroti, aveva comunicato lo stop alle proiezioni dopo 69 anni di attività (l’ultimo giorno è stato il 30 novembre), è iniziato un lavoro che ha coinvolto, per adesso, Cooperazione Trentina, Consolida, Mandacarù, Cla (Consorzio lavoro ambiente), Risto3, Sait, Fondazione Demarchi, Edizioni Centro studi Erickson e libreria Arcadia di Rovereto per la costituzione di una srl (società a responsabilità limitata) no profit, aperta a chi volesse parteciparvi, anche con una quota minima (i dettagli saranno presentati a breve). Antonio Artuso, in continuità con quanto fatto finora al “vecchio” Astra, rimarrà il responsabile della programmazione cinematografica.

Il progetto è stato presentato nei giorni scorsi nel foyer della Cooperazione. Il presidente della Cooperazione Trentina Roberto Simoni ha detto che “quando chiude un cinema, ancor di più che ha proiettato film di qualità e ha rappresentato un punto di aggregazione e socialità, non è una bella notizia. E così abbiamo pensato a questo progetto”.

“Volevamo dare continuità alla proposta di cinema dell’Astra”, ha aggiunto Paolo Fellin, presidente della coop Vales, ideatrice del progetto”.

“L’Astra non poteva chiudere”, ha commentato Fausto Zendron, presidente di Mandacarù.

L’intenzione, da febbraio, è anche quella di aprire un’altra sala (diverse le ipotesi di localizzazione), tre giorni alla settimana, a tema (film in originale con sottotitoli in italiano; che trattano del sociale e del lavoro; classici della storia del cinema).

Inoltre, si pensa di portare il cinema anche in altre città e paesi del territorio (Rovereto ad esempio), anche durante l’estate.

Per adesso al “Nuovo Astra” si entrerà solo col biglietto. Da gennaio ci saranno anche diverse forme di abbonamento e agevolazione.

Sito di riferimento (provvisorio) per vedere la programmazione: www.cinemaastratrento.it.

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