Le foglie, straordinari laboratori della vita

Le foglie una volta a terra vanno incontro a un processo di decomposizione

Il sole e la terra, la fotosintesi e la decomposizione. Siamo sinceri, l’essere umano è molto più affascinato dalla stagione primaverile in cui le piante si vestono di belle foglie verdi, piuttosto che dall’autunno quando le stesse foglie cadono a terra.
Eppure… per una volta togliamo lo sguardo dal visibile e andiamo a scoprire cosa accade ai nostri piedi, nel suolo. Lì dove le piante prendono vita e ciclicamente vi tornano seguendo il loro ciclo naturale.

Se infatti la decomposizione di una singola foglia o di un ramo può sembrare una cosa da poco, in realtà la decomposizione di milioni di tonnellate di foglie e altro materiale vegetale è un fenomeno ecologico di scala globale estremamente complesso che garantisce la vita e la biodiversità nel mondo, ma allo stesso tempo è condizionato dai cambiamenti climatici in atto. Ma andiamo con ordine.

Le foglie, questi incredibili laboratori capaci di utilizzare energia solare e di fungere da polmone per la pianta, hanno un tempo di vita limitato. Una volta a terra vanno incontro a un processo di decomposizione causato da Funghi e Batteri. Questi organismi producono enzimi in grado di scindere i legami della cellulosa e della lignina permettendo alle foglie di tornare a disposizione del regno vegetale sotto forma di humus o materiale inorganico (ciclo biogeochimico del carbonio e dell’azoto).
Le foglie piano piano perdono la loro forma e consistenza. In questo periodo possiamo percepirne l’odore caratteristico di lettiera camminando nei boschi, nei frutteti, nei parchi e giardini. Le ife fungine lavorano sulla superficie e nei primi strati di suolo, le possiamo veder scostando il materiale organico, e in alcune stagioni possiamo osservarne le parti riproduttive che spuntano in superficie.

I tempi di decomposizione sono estremamente variabili a seconda delle condizioni climatiche e naturalmente della tipologia di materiale vegetale. Ad esempio gli aghi delle conifere formano una lettiera particolarmente “indigesta” in quanto contengono sostanze fenoliche e resine che le rendono difficili da digerire. In questo caso la decomposizione avverrà in maniera lenta con forte accumulo di carbonio al suolo.

Il discorso fatto per le foglie vale naturalmente anche per il legno, dove la decomposizione avrà però tempi molto più lunghi a causa del maggior contenuto di lignina.
Ho affrontato in estrema sintesi il tema della decomposizione in natura per ricordare come l’ecologia del suolo sia di fondamentale importanza per la buona crescita delle nostre piante spontanee e coltivate. Un suolo inteso come risultato evolutivo di complesse interazioni tra la matrice minerale, le componenti organiche, le condizioni ambientali e le forme viventi. Un suolo che va rispettato.

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