Limacce voraci

LIMACCE VORACI. Con l’arrivo delle temperature e soprattutto delle piogge o comunque di umidità elevata le chiocciole e le lumache (senza guscio) si fanno notare nell’orto e tra le aiuole dei fiori dove si nutrono voracemente di germogli. Ma il danno maggiore lo compiono con la loro attività trofica passando tra i cespi di insalate e radicchi nelle fasi giovanili quando le foglie sono dolci e tenere.

Per salvare le piante o ridurre la presenza di questi gasteropodi si consiglia di circondare aiuole o gli ortaggi con sostanze sgradevoli, quali ghiaia, segatura o, ancora meglio, cenere di legna. Non usare teli di plastica che diventano facile e prediletto rifugio di questi parassiti. L’impiego di esche pronte all’uso è un sistema di lotta pratico ed efficace. Attenzione però: queste vanno protette con coppi, tegole o mattoni forati per evitare che altri animali utili se ne nutrano.

La raccolta manuale, per pochi esemplari e su piccole superfici, è però il sistema migliore.

MOSCA DELLA CIPOLLA. Se le cipolle improvvisamente si afflosciano e poi seccano vuol dire che sono state attaccate dalla mosca. Le larve di questo insetto vivono nel terreno in prossimità del colletto e causano danni irreversibili poiché si nutrono dei succosi tessuti interrompendo il flusso della linfa tra il bulbo e la vegetazione aerea. Per le piante colpite non esistono rimedi. Vanno levate e allontanate. La lotta diretta è rivolta all’uso di insetticidi che devono raggiungere il terreno. La bagnatura dello stesso è pertanto l’arma migliore per il controllo di questo dittero che si sta ogni anno di più diffondendo anche negli orti familiari. Attacca anche altre orticole come aglio e sedano. In commercio si trovano insetticidi efficaci e a basso impatto ambientale.

SOSTEGNI PER L’ORTO. Pomodori, cetrioli e peperoni sono già ben sviluppati in altezza. E’ tempo quindi di pensare ai tutor. Le rampicanti richiedono una struttura in grado di sostenere il peso di vegetazione e dei frutti e di resistere agli eventi atmosferici (vento e pioggia). Una paleria mal sistemata viene rasa al suolo da un semplice temporale. I fagiolini nani si accontentano di reti o cordini di nylon posti a 30-40 cm. di altezza fra semplici bacchette di legno o metallo infisse manualmente nel suolo. I fagioli, piselli e cetrioli richiedono invece robuste reti (di polietilene o di metallo) alte anche 2 metri attorno ai quali far avviluppare, ma solo all’inizio, i viticci delle piante.

Pomodori, peperoni e melanzane è bene siano sostenute da pali di legno, metallo, plastica dura o canne di bambù tra cui tendere fili di ferro o nylon ai quali legare, con plastica morbida, i fusti delle piante.

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