Luppolo nell’orto

LUPPOLO NELL’ORTO. “Si può coltivare il luppolo nell’orto? E’ la domanda di un nostro lettore di Riva del Garda (G.L.).

Il luppolo (Humulus lupulus) si può coltivare bene anche da noi. La pianta è rampicante e cresce spontanea  lungo i fossi, i margini dei boschi e le aree umide lungo i torrenti o fiumi.

In autunno vanno cercate le piantine nate dai semi di piante madri  che hanno disseminato vicino al loro fusto. Sono facilmente riconoscibili perché dotate di piccole spine che hanno funzione di permettere alla pianta, avvolgendosi, di appoggiarsi a sostegni e andare verso l’alto su reti o tutori vari.  Nell’orto le piantine di luppolo va trapiantate vicino ad una rete i recinzione. Solo piante femminili portano i caratteristici “coni” (infiorescenze) che, raccolte in ottobre, vanno messe a essiccare.

Il luppolo è conosciuto come aromatizzante della birra, ma anche usato in farmacia per preparati ad  azione sedativa. In molti paesi a livello industriale si coltiva su grandi superfici. In autunno la pianta secca e dalla ceppaia  nascono nuovi ricacci a primavera.

STERRARE I BULBI. E’ giunto il momento di raccogliere nelle aiuole del giardino bulbi delle specie tipo gladiolo, giacinto, tulipano, dalie e giglio. Va detto che molti di questi possono superare rimanere anche in terra (gladioli e dalie) durante l’intera stagione invernale. Ma per assicurasi fioriture abbondanti e conformi alla specie è sempre consigliabile sterrarli  e conservarli all’interno.

I bulbi sterrati, vanno selezionati scegliendo quelli di buon calibro per la prima fioritura e separandoli da quelli più piccoli detti “bulbilli” che si potranno utilizzare solo dopo due anni di ulteriore crescita in semenzaio. I bulbi sterrati vanno posti ad asciugare per qualche giorno in zona riparata e ventilata. Andranno poi riposti, dopo averli spruzzati di  polvere anticrittogamica a base di rame, in platò, affogati nella torba. Il tutto va collocato in casa in luogo asciutto.

PIANTE VERDI IN CASA. I vasi di  piante verdi che hanno passato l’estate all’esterno (piante grasse, ficus, aspidistria, natalina, ecc.) vanno tra poco spostati in casa. Si consiglia di eseguire una pulizia generale tagliando le foglie secche o rovinate e smuovendo il terriccio superficiale. La sistemazione all’interno va fatta nella posizione che sarà quella definitiva, sempre lontano correnti d’aria o luce diretta. .  

Per la nutrizione vanno bene l’interramento di  2-3 bastoncini  in grado di assicurare il nutrimento necessario fino a primavera o di un pizzico di fertilizzante, meglio se liquido, di complesso.

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