Massimeno, incendi e migrazione

Stemma di Massimeno

Nel 1307 il nome era de Maximeno. Deriva dal latino Maximinus. Le sue origini sono assai remote. La zona è stata sede di castelliere preistorico, forse fortificato in epoca altomedievale. È uno dei paesi meno popolati dell’arco alpino (145 abitanti). È conosciuto per la presenza di tanti arrotini (moléta in rendenese) emigrati tra l’Otto e il Novecento nelle Americhe e in Australia.

Il vero spopolamento avvenne nel dopoguerra. Il paese è posto attorno all’ampia piazza in vista del gruppo Adamello-Presanella. Nell’inverno 1948 sotto il peso di una grande nevicata molte case cedettero. Il triste fatto ha permesso di allargare la piazza sulla quale c’è la grande fontana lavatoio- abbeveratoio in granito. Si ricorda anche l’incendio 1969 che distrusse diverse case. Da Massimeno si diparte la mulattiera che sale ai fienili di Plan e a malga Movlina, balcone di vasti pascoli aperto sull’Adamello e sui monti delle Dolomiti di Brenta.

Lo stemma, adottato il 29 aprile 1986, allude al paesaggio e alla flora locale. Cinto della corona civica ed ornato dell’alloro, è diviso in due campi e raffigura a sinistra, sullo sfondo azzurro, il profilo stilizzato della cascata del Lares e a destra il rosso del giglio Martagone.

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