Mele e uva, frutta e vino

Citato già agli inizi del XII secolo come Aldenum, il nome attuale del Comune di Aldeno non pare derivare dal latino Altinium (toponimo veneto) come parrebbe apparire, e riferibile alla sua posizione piuttosto rilevata rispetto alla sottostante zona un tempo paludosa ai cui margini passava la via Claudia Augusta. Gli storici sono propensi a far derivare il nome dal germanico latinizzato Aldius.

Lo stemma attuale è stato adottato nel febbraio del 1989. Nella metà sinistra reca un albero di gelso sradicato al naturale su campo d’oro. Nella seconda metà, a destra, su campo azzurro reca in argento una colonna mozzata attraversante un palo sopra due arcate. Le due versioni antiche e conosciute dello stemma recavano solo la colonna tronca e sei o quattro arcate sullo sfondo di una campagna con o senza la scritta “Altinium”. Gli ornamenti esterni sono quelli di Comune con fronde che sostengono un cartiglio argento e rosso con la scritta in nero e maiuscola “Excelsior” legate da un nodo d’oro. Nel XII secolo Aldeno era ecclesiasticamente dipendente dalla Pieve di Villa Lagarina e politicamente dominio dei Castelbarco prima e dei Lodron poi.

Civicamente era una delle Ville del Comun Comunale di cui fu l’ultima sede. L’abitato storico è raccolto sul conoide del torrente Arione. L’economia poggia su una solida agricoltura viti-frutticola e un fiorente artigianato. La chiesa col suo campanile alto 64 metri è dedicata a S. Modesto.

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