Mercoledì, un’adolescente fuori dagli schemi

Jenna Ortega, nei panni di Mercoledì Addams, insieme a Victor Dorobantu, nei panni di Mano.

A inizio anno è partito l’annuncio di una seconda stagione, dopo il successo dei primi otto episodi, rimbalzato oltre il piccolo schermo grazie ai social, a partire da un’improbabile coreografia di ballo diventata un tormentone. Mercoledì è una serie statunitense targata Netflix e ispirata alla famiglia Addams, creata da Charles Addams per le sue vignette sul The New Yorker nel 1939.

Protagonista la primogenita, ormai adolescente, mandata a studiare alla Nevermore Academy, dedicata ai giovani reietti che non riescono ad inserirsi nel normale circuito scolastico.
Fedele al suo nome, ispirato ad una filastrocca inglese che definisce pieno di tristezza il bambino nato di mercoledì, la giovane Addams veste sempre di nero, non sorride mai e rifiuta qualsiasi rapporto umano anche in mezzo a licantropi, gorgoni, sirene e altri coetanei dotati di poteri sovrannaturali. Ben presto si trova immersa in oscuri misteri, che affondano le loro radici nel passato e che coinvolgono non solo gli abitanti della Nevermore e della cittadina di Jericho, ma anche la famiglia Addams.

Mentre un orrendo mostro semina morte e terrore, Mercoledì riesce a padroneggiare le visioni psichiche che la caratterizzano, si scopre abile detective e comincia suo malgrado a sentirsi a proprio agio nel nuovo ambiente, e a stringere, a modo suo, amicizie e legami con chi la circonda.

Prodotta tra gli altri dal regista Tim Burton, che dirige i primi quattro episodi, Mercoledì abbandona parzialmente lo spirito grottesco della famiglia Addams per interpretare in chiave horror-fantasy una storia adolescenziale che si tinge di giallo, strizzando l’occhio alle precedenti produzioni dedicate agli Addams (Christina Ricci, qui nei panni di un’insegnante della Nevermore, diede il volto a Mercoledì in due film negli anni ‘90) e ad altre saghe di successo, tra Harry Potter e Stranger Things.

Il risultato garantisce un piacevole intrattenimento, grazie ad un accurato prodotto visivo e ad un racconto che offre in filigrana spunti di riflessione su adolescenza e accettazione dell’altro.

Con un’interpretazione impeccabile, Jenna Ortega dà vita ad un personaggio indimenticabile, dal look accattivante, orgogliosamente anticonformista nel suo rifiuto della tecnologia e nella rivendicazione della propria diversità. Accanto a lei spiccano la mitica Mano, non ricostruita con la computergrafica ma interpretata magistralmente dal mago Victor Dorobantu, e la coloratissima Enid, aspirante licantropa e compagna di stanza di Mercoledì.

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