Mina, il sorriso di Napoli

La protagonista della fitcion tv

Dopo I Bastardi di Pizzofalcone, di cui è attesa la terza serie, e quasi in contemporanea con Il commissario Ricciardi, lo scrittore Maurizio de Giovanni torna protagonista della fiction televisiva, a cui regala un altro dei suoi indimenticabili personaggi.
Sull’immancabile sfondo di Napoli, la nota femminile e colorata è quella di Mina Settembre, assistente sociale per scelta in una città difficile, che giorno per giorno cerca di mettere a posto le vite degli altri, e di sistemare la sua.
Tornata a vivere con la mamma, con cui ha un rapporto decisamente conflittuale, dopo la separazione dal marito Claudio (Giorgio Pasotti), Mina si divide tra i locali sgangherati del consultorio dove lavora, ospitato in un antico e fatiscente palazzo, e i vicoli brulicanti di vita dei quartieri napoletani.
Se sentimentalmente si divide tra l’ex marito che tenta di riconquistarla e Domenico detto Mimmo, l’affascinante ginecologo del consultorio, tre sono i suoi veri punti fermi: le amiche di sempre Irene (Christiane Filangeri) e Titti (Valentina D’Agostino), che animano le puntate con le loro vicende personali, e il papà Vittorio, da poco scomparso, di cui emerge piano piano un passato sconosciuto.
La serie, sotto la regia di Tiziana Aristarco, dà vita ad una Mina diversa dalla protagonista dei racconti di de Giovanni, ma ne conserva l’energia, la generosità e l’ironia. Il personaggio sembra cucito addosso alla protagonista, Serena Rossi, napoletana doc che proprio all’ombra del Vesuvio ha mosso i suoi primi passi televisivi, nella palestra dell’interminabile soap Un posto al sole, che presta alla nuova serie diversi volti.
Oltre all’intuizione e alla fantasia del suo creatore, è indubbio che uno degli ingredienti dell’immediato successo di pubblico di Mina Settembre sia il talento della Rossi, ben supportato da un cast decisamente all’altezza, anche nei ruoli secondari.
Dopo una prima puntata apparsa un po’ frettolosa e con qualche sbavatura nella sceneggiatura, dovuta forse alla necessità di mettere le basi per una trama televisiva ben più lunga dell’originale (la serie andrà in onda la domenica sera su RaiUno fino a metà febbraio), le successive hanno mostrato un ritmo decisamente più adeguato ad un racconto che, nonostante metta in scena problemi sociali di attualità, ruota più attorno ai toni della commedia che del dramma.
E questo, aggiunto alla vivacità di una città piena di contrasti ma anche di possibilità, aggiunge una nota di speranza ad una serata di piacevole visione.

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