Morris e Max, due ragazzi allo specchio

Morris vive con sua nonna ai piedi di una montagna. Il cane della nonna si chiama Houdini ed è all’altezza del suo nome: è una cagnolina bravissima a scappare ogni volta che vede l’occasione. Un giorno Morris scala la montagna per andare a cercare la cagnolina e portarla sana e salva a casa per l’ennesima volta.

Improvvisamente viene colto da una tempesta di neve: non si vede nulla. A un certo punto, dalla neve esce un ragazzo accompagnato da un montone: “Siamo una banda -, dice. – Ajax e io e mio padre.

Ci sono poche persone che possono raccontare di averci incontrati per caso.” I due ragazzi si confrontano e si scontrano a parole, andando alternativamente uno all’attacco dell’altro e mettendo nelle frasi tutta la loro forza, ma anche tutta la loro debolezza: due modi diversi di affrontare ciò che il mondo riserva per loro.

Alla fine Morris viene ritrovato e riportato a casa con Houdini. Con loro c’è anche Max, il ragazzo del montone. Ma qualcosa, su quella montagna, in quella tempesta di neve nei due ragazzi è cambiato. Morris (Sinnos, età 8+) è l’ultima creazione di Bart Moeyaert uscita in Italia.

In essa ritroviamo il testo stratificato, ma anche molto misurato, caratteristico dei suoi lavori. L’autore, infatti, descrive Morris e ciò che gli succede, con magistrale precisione. La sua prosa è scarna, ma molto profonda, frasi importanti che sembrano “buttate là”, ma che in realtà sono attentamente studiate per fare effetto. Un effetto simile ai cerchi concentrici che si creano quando si getta un sasso in una pozza e l’acqua si muove tanto in superficie, quanto in profondità.

Morris è un ragazzino solitario che porta dentro di sé tanta tristezza. Nel suo animo si agitano tante domande, cui non sa dare risposta. Ciò sembra renderlo debole, ma, quasi con sua stessa sorpresa, si rende conto che riesce a non permettere a nessuno di prenderlo in giro.

Il suo incontro con Max lo mette come davanti ad uno specchio e ciò che si riflette è diverso da ciò che pensava di se stesso. Con le sue bellissime illustrazioni, Sebastiaan Van Doninck porta calore e colore nel freddo candido della storia, accennando così al tono del finale che scalda il cuore.

Un libro denso di emozioni, solo apparentemente veloce e sottile: tra le pagine si nascondono tanti strati di significato da scoprire e riscoprire ad ogni nuova lettura. Perché una sola non basta.

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