Nuove rizomatose

NUOVE RIZOMATOSE. Molte specie di felci, piante acquatiche (ninfee), iris, mughetto e zenzero sono piante rizomatose dotate cioè radici ingrossate sotterranee. Sono dotate di “occhi”, vale a dire di germogli che sviluppano gli steli fioriferi. E’ questo il tempo di moltiplicarle per divisione del rizoma. Prelevata una parte di radice tagliarla in porzioni dotate ciascuna di uno o due occhi (gemme). Lasciar asciugare la superficie di taglio fino a quando non ha sviluppato una cuticola protettiva e quindi interrarla a pochi centimetri di profondità in substrato fresco e fertile.

Bagnare leggermente senza far ristagnare l’acqua. le piante a radici più grosse vano distanziate di qualche decina di centimetri, quelle minori (mughetto) a 5 centimetri le une dalle altre.

TERRA SECCA. Quando si torna dalle vacanze se non si era provveduto ad adottare le precauzioni del caso molte piante in vaso possono segnalare stati di sofferenza più o meno marcata. a causa della mancanza di acqua. Un buon indicatore della secchezza della terra è il suo distacco dalle pareti ei vasi. Per salvare la pianta che magari ha già perso diverse foglie o le presenta ingiallite è necessario romper subito lo strato superficiale (crosta) Attenzione ad operare in modo tale da non danneggiare le radici superficiali. Riempire quindi un contenitore capiente (catino o vasca da bagno) con acqua temperatura ambiente in cui affondare l’intero vaso lasciandovelo immerso fino a quando le bollicine (aria) fuoriescono dal terreno. Se vi sono ancora presenti foglie nebulizzarle più volte. Estratto quindi il vaso lasciarlo sgrondare bene. ripetere l’operazione i giorno successivo. U aiutino verrà poi dalla sostituzione della terra superficiale e dalla fornitura di un poco di concime azotato sciolto nell’acqua.

ERBE DEL VIANDANTE. fanno parte della medicina dei semplici, ma anche delle erbe del viandante. si tratta di erbe medicinali spontanee facilmente reperibili durante le passeggiate o i trekking in montagna. Si chiamano fieno greco, alloro, rosmarino, arnica, calendula, piantaggine e mille altre.

Ognuna è buona contro qualche malanno o come lenitivo o altra azione benefica sul corpo. Il rosmarino del quale si utilizzano i rametti più teneri va bene usato in forma di olio essenziale da massaggio per prevenire la fatica (10 ml. di olio di mandorle aggiunte di 5 gocce di olio essenziale di rosmarino). Distribuire olio sulla muscolatura massaggiando bene.

L’alloro si usa come defaticante e rilassante dopo una lunga e impegnativa passeggiata. La pozione si ricava mettendo alcune foglie di alloro fresco in un sacchetto da mettere nell’acqua calda del bagno. E’ buon tonificante ed ha anche azione deodorante. Ottimo pure per un buon pediluvio. La calendula invece è indicata per qualsiasi lesione o irritazione della pelle. E’ un buon cicatrizzante e aiuta la ricostruzione dei tessuti. Si usa in forma di pomata o crema.

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