Partire è un po’ morire, anche al giorno d’oggi. Lo racconta Luigi Dal Cin con storie di emigrazione

Nelle pagine dedicate al Trentino-Alto Adige nel libro “Sulla porta del mondo” (Terre di Mezzo; età 11+), Luigi dal Cin racconta la storia dei bambini rondine che partivano dai paesi dell’Alto Adige, Val Venosta in particolare, per andare a lavorare quasi come schiavi in Svevia, delle ragazze trentine e altoatesine che tra gli anni ‘20 e ‘50 andavano a servizio presso le famiglie italiane benestanti nelle grandi città come Milano, Roma e Firenze, e degli abitanti di origine trentina di Nova Trento in Brasile, tra cui Suor Amabile, poi Suor Paolina, la prima santa Brasiliana della storia che, in realtà, era di origine italiana.

Sono storie che, insieme a tante altre raccolte in tutte le regioni italiane, narrano delle vicende di uomini, donne e bambini, che nei secoli hanno lasciato la loro terra per cercare lavoro e fortuna in altre parti del mondo. Sono storie per lo più dure e difficili, alcune anche positive, tutte testimonianza di una realtà che ha caratterizzato (e caratterizza ancora) la storia degli italiani. Una storia fatta da generazioni che hanno vissuto la fame e la miseria e che, per sopravvivere e per mantenere figli e nipoti e creare per loro un futuro migliore, hanno lasciato con nostalgia e sacrificio le loro terre, le loro case e il oro affetti.

Cornice narrativa di queste storie è il ritrovamento di una vecchia valigia di cartone del nonno dell’autore, emigrato oltreoceano. Dentro questa valigia c’era un taccuino pieno di nomi e di indirizzi di italiani, emigrati come lui, partiti da ogni regione e incontrati in diverse parti del mondo.

Il lavoro di dal Cin è di attenta ricerca, accompagnata da tanta commozione. Il risultato è un libro interessante per i ragazzi e anche per gli adulti. Sono storie scritte con l’abilità narrativa e la vena poetica che caratterizza l’autore e, per questo, molto piacevoli. Le accompagnano illustrazioni serie e discrete che, mentre alleggeriscono il volume, sostengono il testo con elegante eloquenza.

Il libro, importante per non perdere la memoria e comprendere meglio l’esperienza della migrazione, è stato realizzato in collaborazione con la Fondazione Migrantes ed è corredato da una breve storia dell’emigrazione da ogni regione d’Italia con i dati relativi ai movimenti degli italiani che, ancora oggi, emigrano all’estero. Sono tanti, molti di più di quanto si pensi.

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