Piccole piante nel prato, un gioco per i bambini

In questi tempi di distanziamento sociale, di messaggi online e Didattica a distanza, vorrei porre l’attenzione sui nostri bambini. Loro, si sa, amano le cose semplici e dirette, che possono toccare con mano e che attivano la loro sensibilità ed il loro interesse.

E cosa c’è di meglio di un prato, dove il tempo quasi si ferma, dove possiamo recuperare i gesti antichi che poi rimarranno impressi nella loro memoria anche da adulti e che già oggi forse ci possono portare un pizzico di serenità.

Viviamo una terra particolarmente ricca di flora spontanea, una terra dove convivono tra loro orizzonti submediterranei, submontani, montani ed alpini.

Oggi vorrei pescare da questo grande serbatoio quattro piccole specie vegetali che riportano il nostro pensiero ai bimbi di oggi e di ieri.

Il Soffione o Dente di Leone (Tarassacum officinale): agli occhi di un bambino è un mare di fiori gialli, ed a fine fioritura un mare di soffioni da spargere nell’aria… Per gli adulti è una pianta erbacea perenne, con un rizoma verticale, vive in luoghi incolti e coltivati, le foglie giovani sono commestibili sia crude come insalata che cotte come gli spinaci. Un tempo utilizzavano le radici torrefatte come succedaneo del caffè.

Le “Sgrinzole” o “sciopeti” (Silene Vulgaris): schiacciare con forza i suoi fiori maturi sul dorso della mano facendoli scoppiare, che emozione, ma attenzione: non sempre ci si riesce… pianta perenne, con fusto eretto e fragile, alto fino a 50-60 cm. I germogli giovani possono essere mangiati crudi con altre erbette, oppure cotti nelle frittate e nelle minestre.

Margherita (Chrysantemum Leucanthemum ed Alpinum): chissà perché ma togliere i petali bianchi a questi fiori è rilassante, per i più grandicelli si può aggiungere la variante del “m’ama non m’ama”… Pianta erbacea perenne fornita di corto rizoma da cui durante l’autunno si sviluppano una o più rosette di foglie che nella primavera successiva producono fusti che porteranno i fiori.

Fragola di bosco (fragaria vesca): è una pianta piccola, a portata di bimbo, e poi ama giocare a nascondino, e poi ha dei frutticini rossi che sono buonissimi, e si possono mangiare anche se non sono in frigo…nella forma spontanea è pianta comune della zona sub montana ed alpina, nei prati e nei luoghi erbosi. Il frutto per la verità è un falso frutto ed è portato dal peduncolo che a maturità si piega verso il basso.

E poi che bello in queste giornate rincorrere una farfalla, saltare con la cavalletta, tirarsi le petole di Bardana, appiccicarsi sui vestiti le foglie di Erba Vetriola, raccogliere e mangiare i mirtilli e poi guardarsi il colore della lingua…

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