Predaia: frutteti, malghe e turismo

Il Comune di Predaia (o Pradaia secondo il vocabolario noneso-solandro) è stato istituito nel 2015 con la fusione dei cinque Comuni autonomi di Taio, Coredo, Smarano, Tres e Vervò.

Etimologicamente Taio deriva dal latino volgare Talium, “taglio” nel senso di “luogo dove fu tagliato il bosco” e risponde anche al dialettale Tai, “bosco tagliato di recente”. Coredo pare derivare dal latino Cordus, tardivo, diffuso nelle Alpi orientali e riferito al fieno di secondo taglio. Per Tres, tra le diverse fonti la più accreditata pare quella che lo fa derivare dal numero (in dialetto locale) dei colli su cui sorge l’abitato (colle di S. Agnese, S. Rocco e Mimiela). Vervò pare derivare da certo Signore Werneri de Vervo dal popolo dei Vervasser trasformato progressivamente. Smarano viene attribuito a certo de Smarano di cui si ha notizia già nel 1114.

Vista l’eterogeneità degli stemmi originali il nuovo Comune ha ritenuto di darsi uno stemma che possa identificare le singole peculiarità dei Comuni originari. Esso riprende i colori dei vecchi stemmi e adotta una elaborazione grafica che riprende appieno gli elementi che caratterizzano il territorio: il verde della campagna, l’azzurro dei laghi e il giallo delle montagne. La lettera “P” come Predaia nasce dalla cima di un “monte” bianco che divide uno spazio sottostante verde punteggiato di 5 stelle, una per ogni Comune da cui è derivata la fusione.

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