Profumo di prezzemolo

PROFUMO DI PREZZEMOLO. Il prezzemolo è una delle piante aromatiche dell’orto più coltivate per l’uso che se ne fa in cucina. Ama terreno fertile, ben drenato e soffice e preparato almeno due settimane prima della semina insieme all’interramento con del buon letame maturo o compost. I semi per garantire  una buona germinazione hanno bisogno di  qualche ora di messa  a bagno. Si seminano a spaglio miscelati a della sabbia fine in quanto si tratta di semi molto minuti. Non interrarli troppo profondi (due centimetri sono sufficienti). e poi annaffiare delicatamente. La geminazione è lenta ed avviene non prima di 3-4 settimane.  Una volta emerse le piantine vanno diradate. La raccolta va fatta partendo dalle foglie più esterne per stimolare  la pianta a concentrare la linfa nella parte centrale e far così emettere nuovi germogli. Il prezzemolo è pianta biennale come il sedano. I semi vengono quindi prodotti solo al secondo anno.

LAPILLO  E  PERLITE. La prima causa dell’insuccesso nella coltivazione di fiori in vaso è dovuta alla cattiva gestione del drenaggio la cui mancanza fa insorgere pericolosi focolai di marciumi radicali e del colletto.

Sono molti i materiali drenanti reperibili in commercio costituiti per lo più da sostanze minerali che mescolate al terriccio assicurano un ambiente ottimale nel quale le radici possono svilupparsi e crescere. Tra i tanti comuni (ghiaia e ghiaino, argilla espansa) la fanno ultimamente da padrone, il lapillo vulcanico e la perlite.

Il lapillo è materiale molto fine (da pochi millimetri e 3 centimetri di calibro) ed una buona alternativa all’argilla espansa. Ha colore rossastro  ed è adatto anche come pacciamante. Pur essendo ricco di sali minerali non intacca la bontà del terriccio data la ridotta scioglibilità dei suoi componenti. La perlite è un materiale  di colore chiaro bianco rosato. Molto leggera, la perlite ha un buon potere termoisolante e una ottima capacità idrica. Per la sua composizione, esente da fosforo e potassio, priva di azoto non altera il pH del terreno. Attenzione però: se maneggiata  quando è asciutta può liberare polveri nocive per l’uomo per cui è bene operare i rinvasi o nuovi impianti sempre in ambiente esterno.

TRIPIDE IN AGGUATO. Il tripide è un insetto che attacca molte piante da frutto, compresa la vite, ma è una minaccia anche per orticole e piante da fiore. La sua attività trofica interessa la vegetazione più giovane e tenera. L’insetto ha il corpo allungato, colore nero o grigio e si sposta con rapidità  saltellando.

Particolarmente sensibili alle sue punture sono i gladioli che ne evidenziano la presenza con macchie di colore argentato e a strisce, cosparse di puntini neri sulle foglie che in seguito si decolorano vistosamente. L’attacco da tripide  causa la mancata emissione del fiore.

L’insetto si può controllare efficacemente intervenendo al primo apparire dei sintomi con trattamenti insetticidi a base di piretrine naturali o sintetiche (Delta e Cypermetrina) o altri preparati specifici disponibili nei garden center o rivenditori di prodotti per l’agricoltura.

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