Quando il cielo cadrà: Joseph e Adone, due anime ferite che s’incontrano

Phil Earle, Maurizio Bartocci (trad.), Quando il cielo cadrà, Feltrinelli, 2024. p. 318, 16,00 euro. Età 11+

Inghilterra, 1941. Non potendosi più occupare di lui, la nonna manda il dodicenne Joseph Palmer dallo Yorkshire a Londra per vivere con la burbera e scostante signora F, dopo che la sua mamma se ne è andata quando era ancora piccolo e il suo papà ha dovuto partire per la guerra. Joseph, protagonista di Quando il cielo cadrà (Feltrinelli; età 11+) è molto arrabbiato, intrattabile e irascibile. Profondamente scontento della nuova sistemazione, è anche messo alla prova a scuola dai bulli e dalla sua incompresa dislessia. La signora F si occupa con dedizione dello zoo chiuso che gestisce, anche se ormai, morti o spostati per i bombardamenti, non ci sono più molti animali. Tra i vari lavori che deve fare per aiutarla all’interno dello zoo, Joseph deve anche portare da mangiare a Adone, un gorilla dorso d’argento altrettanto irascibile e scostante quanto lui. Pian piano tra le due anime ferite si instaura un improbabile rapporto di fiducia, che aiuta Joseph a guarire e a trovare una sua dimensione.

Quella di Joseph è una storia di guerra insolita e commovente. L’autore è riuscito a proporre una narrazione ricca e avvincente con personaggi ben caratterizzati e una scrittura di alta qualità. Una nuvola di tristezza la pervade non solo per le cose indicibili che ogni guerra porta con sé e per le conseguenze che hanno sulle persone, ma anche per l’aria di decadenza che trasmette uno zoo chiuso. Il lettore percepisce le minime sfumature degli stati d’animo dei personaggi e soprattutto il senso di opprimente paura che aleggia in ogni situazione e che cambia il modo di vivere e di rapportarsi di tutti. Joseph, pieno di rabbia e di sensi di colpa, è a volte molto perspicace sulle emozioni e le motivazioni degli altri, ma anche totalmente incapace di empatizzare con loro nei momenti cruciali e, peggio ancora, non si ferma mai a pensare a come lui stesso reagisce agli eventi. Per quasi tutto il libro non riesce a capire e ad accettare la gentilezza degli altri, della signora F e della piccola orfana Syd, in particolare, e a liberarsi dal suo senso di inadeguatezza. L’amicizia tra Joseph e Syd diventa, quindi, fondamentale per la sopravvivenza di entrambi, mentre la profondità di sentimenti del gorilla Adone e la sua capacità di manifestarli al ragazzo li mette in stretta relazione, cosicché nel loro rapporto profondo, ma fragile, si rispecchia la capacità di resilienza che il contesto richiede ad ogni essere vivente.

Il finale della storia non è scontato né sdolcinato, positivo e negativo allo stesso tempo e anche per questo realistico.

Ispirato a una vicenda vera, questo romanzo è una buona storia di dolore, gentilezza e di cosa significa essere umani in un mondo disumano.

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