Quell’operetta che diverte da cent’anni

Tra la danza e la prosa, il contemporaneo e gli autori classici, i concerti rock e gli spettacoli per famiglie, nel ricco cartellone programmato dal Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento non poteva certamente mancare l’operetta. Ecco, quindi, che sabato 15 aprile (alle ore 20.30) e domenica 16 (alle ore 16), al Teatro Sociale di Trento, arriva l’operetta italiana più famosa di tutte, “Il Paese dei Campanelli”, di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato, che proprio in questa stagione compie 100 anni.

Portato in scena con la regia di Corrado Abbati e le coreografie di Francesco Frola, lo spettacolo vede la partecipazione del Balletto di Parma e dell’Orchestra del Conservatorio di musica “F.A. Bonporti” di Trento e Riva del Garda, composto da studenti e docenti del Conservatorio.

Ancora viva e vitale a 100 anni dalla sua composizione, l’operetta lega il suo successo alla particolare leggerezza e allegria del testo, unite alle melodie facili e dall’impatto immediato. Si racconta infatti che, già all’indomani della prima rappresentazione al Teatro Lirico di Milano, molti brani venissero cantati o fischiettati per le strade dai milanesi.

Un canovaccio fantasioso con un tocco di esotismo, un variopinto e immaginario villaggio fiabesco, i colorati costumi dei protagonisti e una elegante e garbata drammaturgia, sono i punti di forza di questa edizione del centenario.

La storia ci porta in una immaginaria isoletta olandese in cui esiste il Paese dei Campanelli dove sopra ad ogni casa c’è un piccolo campanile che custodisce un campanello. Secondo la leggenda, questi campanelli suonano ogni volta che una donna tradisce il marito: ma ciò non è mai accaduto perché nel paese regna da tempo la tranquillità. A seminare il disordine arriva una nave di militari, costretta all’attracco da un’avaria. I marinai scendono a terra e subito cominciano a corteggiare le graziose donne del paese e, com’è facile prevedere, accade l’inevitabile: il comandante Hans fa suonare i campanelli con Nela, moglie di Basilio, il marinaio Tom con la bella Bombon, consorte di Tarquinio ed il buffo La Gaffe, per un imperdonabile errore, con Pomerania, la donna più brutta del paese, sposa del borgomastro Attanasio.

Ma La Gaffe, il cui nome dice tutto sulle sue caratteristiche, continua a fare “gaffes”: la prima è quella di rivelare a Nela che Hans è già sposato; la seconda, e decisiva, è di far arrivare in paese, per un malaccorto scambio di telegrammi, tutte le mogli dei marinai, a cominciare da Ethel, la signora del comandante. E la storia si ripete, ma questa volta a far suonare i campanelli sono le mogli dei cadetti con i pescatori Attanasio, Basilio e Tarquinio. Dopo questa specie di pareggio, i marinai ripartono con le loro mogli e Bombon, una donna con un “passato”, non se la prende più di tanto. Sa bene, infatti, che non bisogna cedere all’amore dei marinai… magari le resterà solo il ricordo di una vorticosa “giava” ballata con La Gaffe mentre a Pomerania resterà il ricordo di essere “piaciuta”. La più disperata è Nela ma ben presto tornerà a sperare. Tutto come prima, dunque, ma c’è da giurare che i campanelli non suoneranno più?

Biglietti disponibili in prevendita su www.boxol.it oppure presso le biglietterie del Teatro Sociale e dell’Auditorium S. Chiara.

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