Raffaello, apprendista pittore e detective

La copertina del libro di Lorenza Cingola e Martina Forti “Raffaello e lo scorpione lucente”

Nell’anno di Raffaello, Lapis ha dedicato a questo grande artista un libro all’interno della collana “Sì, io sono”, che vede i Grandi della Storia quando grandi ancora non erano, protagonisti di storie avvincenti e appassionanti. Si tratta di brevi romanzi gialli in cui gli autori mescolano invenzione e fatti storici con intelligenza ed equilibrio, fornendo al lettore indizi sufficienti per riuscire a distinguere nella lettura ciò che è realtà da ciò che è fantasia.

Il pittore Raffaello Sanzio è il personaggio principale di “Raffaello e lo scorpione lucente” (Lapis), ultimo libro apparso in questa collana.

Apprendista nella bottega di suo padre Giovanni, Raffaello a 11 anni sogna di avventurarsi tra le sfarzose sale del Palazzo Ducale di Urbino, dove il suo genitore lavora come pittore di corte. Raffaello è ancora piccolo ma ha un animo sensibile e curioso e la sua bravura nel disegno è già stata notata dagli altri lavoranti della bottega di Giovanni.

Un giorno il ragazzo riesce ad entrare a palazzo con una scusa e rimane estasiato da ciò che vede in quel regno di cultura e bellezza. Proprio quel giorno, però, un furto sconvolge la tranquillità della corte: dall’appartamento della duchessa Elisabetta Gonzaga è sparito un gioiello, uno scorpione d’oro considerato dalla sua proprietaria come il portafortuna da cui dipende la sua possibilità di diventare madre. Un mistero fitto avvolge la questione ed è solo con l’intelligenza e con l’aiuto della piccola Maria della Rovere che Raffaello riesce a smascherare il ladro, a riportare la serenità a palazzo e, soprattutto, a farsi notare per ciò che è e sa fare.

Nelle pagine di questo libro si respira l’aria di Urbino alla fine del XV secolo. Le due autrici e l’illustratore sono riusciti a rendere con efficacia di parole e figure l’ambiente in città e dentro il palazzo Ducale. Grazie ad una serie di brevi e veloci, ma molto precise descrizioni, che non alterano il ritmo della narrazione, si offrono, inoltre, al lettore semplici nozioni di architettura e di storia dell’arte.

Nel complesso il libro costituisce una lettura piacevole e coinvolgente da completare e rendere ancora più interessante con un testo di storia dell’arte, se non addirittura con una visita ad Urbino, perché i bambini possano vedere dal vero ciò di cui leggono su queste pagine.

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