Rinvasare le grasse

RINVASARE LE GRASSE. Le piante grasse (cactus, agave, aloe, mammillaria, ecc.) hanno bisogno di un rinvaso almeno ogni due-tre anni per dar modo alle radici di crescere folte e vitali. L’intervento è necessario anche solo per cambiare il substrato che nel tempo si è compattato o per correggere lo squilibrio minerale causato dalle annaffiature e apporti fertilizzanti. Per verificare se l’operazione è necessaria basta sollevare il vaso e vedere se le radici fuoriescono dal foro di fondo. Se è così il rinvaso non va assolutamente ritardato. Usare terriccio permeabile e poroso mescolato a  sabbia fine. nei garden center sono disponibili confezioni di terriccio già pronto e confezionato specifico per crassulacee.

BENEFICO RAME. Un lettore  di Borgo Valsugana ci chiede se è vero che a scoprire le proprietà fungicide del rame contro la peronospora fu un professore francese. Sì. Avvenne nel 1878. Prima la peronospora aveva distrutto le patate in Irlanda ( 1850) e nel 1878 le viti in Francia. Fu Pierre Millardet, professore di botanica all’Università di Bordeaux che casualmente si accorse che nella regione del Médoc, dipartimento ella Gironda, lungo le strade le viti che erano state imbrattate con un miscuglio di rame e calce per scoraggiare i ladruncoli, erano meno ammalate di quelle non sporcate. Dopo molte prove Millardet riuscì a dosare il rame e la calce dando vita alla “poltiglia bordolese”. Dal 1° aprile 1885 così la poltiglia bordolese, cioè il solfato di rame neutralizzato con calce fece il suo ingresso ufficiale nella difesa delle piante di tutto il mondo. Oggi il rame sotto forma di ossicloruri ossido, idrossido o solfato tribasico è ancora il miglior mezzo per contenere la peronospora e molte altre malattie da fungo delle piante da frutto coltivate.

RAVANELLI PRONTI. Chi ha provveduto alla semina dei ravanelli, tondi rossi o bianchi a candela, nella seconda decade di marzo provvedendo a proteggere le giovani piantine con del tessuto non tessuto, ora può iniziare la raccolta. Se le piantine sono cresciute troppo fitte è bene diradarle, cioè levare i rapanelli anche se sono ancora piccoli per favorire l’ingrossamento degli altri. Se non si esegue questa operazione i ravanelli svilupperanno tanta foglia, ma poca “radice” (parte interrata) che è la parte commestibile.

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