Rosso papavero

ROSSO PAPAVERO. Il papavero, dal classico colore rosso fuoco, è il re dei campi. E’ il vessillo dell’estate, del sole e delle messi perché ha saputo resistere alla strenua lotta ingaggiata dall’uomo per distruggerlo, forte dell’azione mirata dei diserbanti. Oggi questo fiore torna prepotentemente a farsi ammirare ricavandosi sempre maggiori spazi in orti, aiuole, bordure e giardini. Il papavero roso o rosolaccio, nome scientifico Papaver rhoes, è una specie messicola e da sempre ha vissuto insieme con i cereali seguendo l’uomo nel suo camino della civiltà. La fioritura raggiunge l’apice nel mese di giugno, ma inizia già a maggio per terminare a luglio. Qualche papavero fiorisce anche a settembre. E’ una pianta annuale, prospera nei prati abbandonati, sugli argini delle strade e negli incolti.

Non ha pretese e non teme la siccità. Oggi in commercio ci sono semi di papaveri decisamente diversificati soprattutto nella taglia e nel colore. Non solo rosso, ma anche azzurro, rosa, multicolore o screziati.

PETUNIE RIGOGLIOSE. Terreno giusto, fertilizzante e irrigazione: sono le tre cose necessarie affinché le petunie e le surfinie possano vegetare e fiorire rigogliosamente. Il terriccio deve essere tale da assicurare un buon drenaggio. Usare quindi una buona miscela costituita da terriccio universale, torba nera e sabbia di fiume. le piante devono essere nutrite ogni 8-10 giorni con fertilizzanti specifici per piante fiorite, meglio se liquidi e preventivamente e sciolti nell’acqua di innaffio. Sospendere gli apporti di concimi alla fine di luglio e per almeno due settimane. Quindi spostare i vasi in posizione di mezz’ombra e fare una leggera potatura dei rami troppo lunghi. Passato questo periodo la pianta va rispostata in pieno sole e vano riprese le concimazioni.

Le petunie sono piante a portamento ricadente, molto rigogliose e dalla fioritura abbondante e quindi ideali per vasi, terrine e fioriere da collocare in terrazzo, poggiolo o balcone.

LUMACHE TUTELATE. La raccolta delle lumache (col guscio) è severamente vietata su tutto il territorio provinciale da una specifica legge della Provincia autonoma di Trento. Il divieto è motivato dal fatto che fino a tale data le lumache si trovano nel pieno della fase riproduttiva. Va precisato che la normativa si estende anche a quanti fanno allevamento ed abbisognano di riproduttori da immettere nei recinti. Dopo il 30 giugno la raccolta è consentita, ma nel limite massimo di un chilogrammo al giorno per persona e genere, a meno che non sia interdetta dal proprietario del fondo. Nei periodi consentiti la raccolta è vietata dalle ore 19,00 alle ore 7,00. Le lumache sono molto richieste dagli chef e dai ristoratori che le usano per la preparazione di prelibati piatti particolarmente ricercati dai buongustai.

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