Segonzano, porfido e piramidi di terra

In dialetto si dice Segonzàm. Già agli inizi del 1220 si trova scritto un in loco Segonzani e in perdicto loco Segonzani. Deriva dal personale latino Secundius (da Secundus) cioè “Terra di Secundus”. In loco invece si ritiene che il nome sia diretta derivazione da segone, l’attrezzo dei boscaioli.

Nel Medioevo (1216) Rodolfo Scancio eresse il castello che divenne sede feudale e giurisdizionale. Dal 1306 il castello fu governato dai tirolesi. Ma nel 1533 tornò proprietà vescovile. Nel 1796 attorno al castello si svolse una famosa battaglia tra Napoleone e i tirolesi. Il castello venne incendiato e saccheggiato.

Il Comune conta 16 frazioni. Scancio è sede comunale. L’economia si fonda su agricoltura, commercio, legname e estrazione del porfido. Nella frazione di Sabion sorge il santuario della Madonna dell’Aiuto eretto prima del 1632. Famose le “Piramidi di terra” oggetto di un certo richiamo turistico.

Lo stemma antico è stato riconosciuto il 18 giugno 1931. Allude chiaramente col segone d’argento alla paraetimologia del toponimo. I colori del campo rosso e azzurro alludono invece alla fusione dei Comuni di Segonzano e di Sevignano del 27 luglio 1928. Gli ornamenti sono di Comune con fronde legate in oro con nastri.

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