Seminare i ravanelli

SEMINARE I RAVANELLI. Il ravanello è la prima verdura dell’orto a prendere possesso di una aiuola e, se seminato ai primi di febbraio, é pronto per Pasqua. Vuole terreno molto fresco e ricco di sostanza organica. La terra va sminuzzata bene per permettere alla radice di ingrossare senza ostacoli. Questo ortaggio teme la siccità e le temperature elevate. Per questo da il meglio di sé  quando la temperatura è frizzante. Il ravanello classico ha la radice tondeggiante, ma in commercio ci sono molte selezioni a radice più o meno lunga. Nell’orto si consiglia di coltivare il ravanello rosso torno  o quello  bianco a candela. E’ un ortaggio poco calorico e ricco di vitamine A, B, C, PP oltre che di sali e zuccheri. La sua virtù terapeutica sta nella buccia rossa che ha funzioni diuretiche e depuratrici del fegato. IL ravanello è buon amico di tutti gli ortaggi, ma cresce meglio se coltivato vicino a cerfoglio, crescione e a verdure da foglia.  Non tutti lo sanno ma in commercio oggi esistono ravanelli dai colori più diversi: dal bianco al giallo, dal violetto  al rosso a punta bianca, al roso cupo quasi nero. Ma il sapore e la croccantezza non cambiano.

DUBBIO SUL VISCHIO.Quest’anno ho avuto modo di acquistare a Natale un bellissimo cespo di vischio con molte bacche.  Vorrei avere qualche cenno su questa pianta, su quali vegetali cresce, e  se, essendo un parassita, può danneggiare la pianta che lo ospita”. (Iginio di Trento)

Per rispondere abbiamo chiesto lumi all’esperto Baroni Sergio che ogni anno, da mezzo secolo, coltiva questa pianta nel suo podere a Lizzanella e che lo vende insieme ad altre piante benauguranti ( agrifoglio, pungitopo) al mercatino di Rovereto.

Il vischio cresce su abete bianco, pino silvestre, pino nero, pero, melo, pesco, mandorlo, ciliegio selvatico, susino, sorbo, biancospino, tiglio, acacia, carpino.

Il seme impiega 1-2 anni per formare il cornetto (falsa radice) ed i cordoni subcorticali che si piantano nei vasi della linfa ascendente. Il pieno sviluppo si ha dopo 6-7 anni sul pino silvestre, dopo 3-4 anni sul melo.

Quali caratteristiche deve avere un cespo di vischio gradito al cliente?

Il vischio ama la luce. Solo le bacche raccolte per l’innesto vanno tenute al buio altrimenti il seme perde la germinabilità.  La pioggia, se non è eccesiva, favorisce lo sviluppo del cespo. Al contrario la siccità lo frena.

Raramente il vischio danneggia la pianta ospite. E’ verde, dotato di  clorofilla e  quindi in grado di elaborare l’anidride carbonica producendo sostanze nutritive che cede all’ospite ricevendone in cambio altre. Il sorbo non dà segni di sofferenza. Il pesco può anche seccare. In Europa il vischio cresce su circa 40 specie di alberi e proprio in funzione dell’ospite che colonizza si divide in tre sottospecie: vischio dell’abete, vischio del pino, vischio delle latifoglie.

ANETO E CORIANDOLO.  Sono due piantine officinali che occupano l’angolo delle aromatiche negli orti di molti appassionati e amanti della fitoterapia. L’aneto (Anethum graveolens) si coltiva come il più comune prezzemolo e si semina  a primavera . In cucina si utilizzano le foglie ed i teneri germogli per aromatizzare le insalate e le minestre, le carni e il salmone: I semi vengono usati nei cetrioli sotto aceto ai quali conferiscono un sapore particolare molto gradito. Il coriandolo (Coriandrum sativum) è una piantina annuale che va seminata  a primavera o in autunno. Si usano le foglie dal sapore molto intenso. I semi hanno un sapore fortemente aromatico e sono ingredienti di molti piatti a base di carni rosse.  Come tutte le aromatiche si possono usare anche essiccate e conservate in vasi di vetro o terracotta posti in luogo buio e asciutto.

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