Storia di Niska, balena curiosa

La copertina del libro di Ester Armanino “Una balena va in montagna” (Salani)

A metà strada tra il sogno e la favola è la storia di Niska, una balena molto curiosa e un bambino che vive tra i boschi, i protagonisti di Una balena va in montagna, libro illustrato pubblicato da Salani in collaborazione con il Club Alpino Italiano, finalista al Premio ITAS Libro di Montagna 2020, che sarà assegnato a fine mese durante la settimana del 68° Trento Film Festival, quest’anno “in ritardo” a causa dell’emergenza Covid.

I due personaggi non hanno mai visto, prima del momento della storia, l’ambiente di vita dell’altro. La balena è da sempre che si chiede da dove proviene l’acqua del mare, mentre il bambino sogna da una vita di vederlo.

Le loro strade si incontrano quando Niska decide di andare a vedere la sorgente in alta montagna, risalendo prima un fiume, poi un torrente e, infine, un ruscello. Date le sue dimensioni, però, ad un certo punto rimane incastrata proprio vicino alla baita del bambino a cui chiede aiuto.

Grazie alle lacrime della balena comincia il viaggio che cambia la vita sua e del ragazzino. L’incontro tra i due, infatti, li apre alla scoperta, li mette in condizione di aprirsi al nuovo, di imparare a conoscerlo e a rispettarlo.
Il testo di questo libro è molto poetico sia nella storia che racconta sia nel modo in cui la presenta e perfettamente in linea sono le illustrazioni ad acquerello che lo accompagnano evocando atmosfere e sensazioni.

Mentre si segue la narrazione non si possono non notare piccoli spunti più scientifici sull’acqua e il suo ciclo.

Questo è il terzo volume pubblicato da Salani nella collana “I caprioli” alla cui base c’è l’idea di mettere in relazione il leggere un libro e lo scalare una montagna: entrambe sono esperienze di vita che, passo dopo passo, cambiano chi le fa. Sono esperienze a volte leggere, a volte più impegnative e faticose, ma il risultato finale è di grande soddisfazione e rimane per sempre nel bagaglio interiore di chi le compie. Le salite in montagna come la lettura sono scoperta, emozione, piacere e arricchimento.

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