Tappeto verde sofferente

TAPPETO VERDE SOFFERENTE. Pochi si pongono il problema del perché il tappeto verde a primavera, ma anche durante la stagione estiva, si rovina. E’ una domanda da farsi per risolvere al meglio il problema e serve per non compiere solo interventi di emergenza. La prima causa è l’età perché col tempo anche il prato invecchia e le erbe che lo compongono entrano in fase di senescenza. Questa si può combattere con interventi mirati, arieggiando il terreno e dando ossigeno agli apparati radicali. Molte altre cause sono alla base di un prato rovinato. Le più frequenti sono i ripetuti passaggi dei tosaerba che compattano il terreno impedendo il ricaccio uniforme e il muschio che un pò alla volta forma un feltro asfittico. Da non dimenticare anche parassiti animali e le erbe infestanti a foglia larga che occupano sempre maggiori spazi, oltre a una differente esposizione solare delle varie zone del prato. Tra le altre cause figurano anche i tagli con lame poco affilate che sfilacciano gli steli dell’erba e le foglie ritardandone la ricrescita. Un bel prato poi ha bisogno di acqua distribuita a cadenze mirate e in maniera uniforme.

UTILE SARCHIATURA. La sarchiatura è uno dei lavori agronomici dell’orto più utili a favorire lo sviluppo della vegetazione. E’ una pratica che permette di ammonticchiare terra soffice e ricca di ossigeno attorno alle radici delle piante, di areare il terreno e di girarlo, così da favorire la composizione di un substrato omogeneo. L’areazione del terreno consente di attivare i microrganismi e i batteri presenti in modo che piante e fiori siano in grado di assimilare meglio le sostanze nutritive di cui hanno bisogno. La sarchiatura va fatta a terreno asciutto. Allo scopo si utilizza la zappa (per sarchiature profonde), il rastrello (per sarchiature superficiali) o il sarchiello (utilizzato per sarchiature di piccoli spazi tra una fila e l’altra). L’operazione è indispensabile anche per i suoli aridi in quanto assicura l’assorbimento della poca umidità riducendo le perdite per ruscellamento o evaporazione.

ORTO INQUINATO? Se avete rilevato che la terra del vostro orto di città è inquinata potete procedere ad una radicale bonifica e ripristino della fertilità. Vi potete coltivare per uno o due anni piante dette bonificatrici che sono in grado di assorbire grandi quantità di metalli pesanti attraverso gli apparati radicali che poi vengono immagazzinati nelle foglie. La pianta più usata è la canapa. Al termine della coltivazione e momento dell’estirpazione la stessa va smaltita nei siti appositi come materiale pericoloso. In caso di inquinamento grave bisogna eliminare lo strato di terra superficiale che però ha un elevato costo di smaltimento. In alternativa realizzare delle aiuole rialzate creando con delle tavole dei recinti alti 50 cm. da terra Riempite questi recinti con terra buona. Tenete conto che le radici degli ortaggi più comuni non vanno oltre i 40-50 cm. di profondità. Diversamente e per essere ancora più sicuri di coltivare verdure sane fatelo in vasi grandi dotati di foro di sgrondo.

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