Tesero, la cultura del presepe in legno

Agli inizi del 1100 si trova scritto Resedo vallis Flemi e nel 1349 è citato come in silvis Teseri. Nome di origine preromana e accostabile alla voce teza, “capanna alpina”. In dialetto si dice Tiézer. Colonizzato dai romani, nel Medioevo formava un quartiere proprio della Comunità di Fiemme. Fu il primo paese della valle ad avere (1730) un ospedale con annesso manicomio.

È un attivissimo centro artigianale e piccolo-industriale (sculture e intaglio del legno, strumenti musicali, segheria e falegnameria, artigianato del ferro), ma anche centro commerciale e località di soggiorno estivo e invernale (Pampeago). È il paese dei presepi, realizzati in legno lavorato secondo un’arte locale antica di secoli. È tristemente famoso per la tragedia di Stava del 19 luglio 1985.
Lo stemma in campo rosso reca un abete su terrazza verde movente dalla punta con due leoni rampanti d’oro affrontati e controrampanti sul fusto dell’albero. Ornamenti esteriori di Comune con fronde fruttate legate da un nodo d’oro. Nella carta intestata appare una striscia rossa in testa allo scudo. L’insegna deriva dall’arme di quella della famiglia Alberti di Fiemme.

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