Ton, culla della famiglia Thun

Si passa da un de Tonno di metà 1100 a un illi de Tun di fine secolo. La sua origine è prelatina e va ricercata nella base tunna, cioè “botte” o tuna, cioè “grotta”. Si deve ad Albertus sive Albertinus capostipite dei Tono la fortuna di Ton. La sua storia è legata alla famiglia dei Tono divenuta più tardi “Thun”, già in possesso della torre alla Rocchetta e di Belvesino, l’attuale Castel Thun.

I Thun diventarono baroni nel 1530 e conti dell’Impero nel 1628. Famiglia ricchissima, dominò imperatori e vescovi grazie alla sua floridezza economica e per secoli il conte Thun fu Signore delle Valli del Noce. Ancora nel 1930 i Thun avevano in Boemia 35 castelli e 10 palazzi. L’economia di Ton si basa su agricoltura e industria dei laterizi, imprese edili e commerciali. Nella frazione di Villa la chiesa dell’Assunzione (1242) custodisce murato “l’antichissimo sepolcro dei Thun”.

Lo stemma è stato adottato il 13 aprile 1984 e riprende e si rifà allo stemma della famiglia Thun. La banda centrale è d’oro e reca uno scudetto rosso bianco rosso. In alto è raffigurata l’aquila tirolese rossa e in basso i colori sono bianco, azzurro e argento.

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