Torna il CinemaZERO, un festival libero e sorprendente

Cade in un periodo dell’anno inusuale l’edizione 2020 del Festival CinemaZero, che per via dell’emergenza sanitaria non si è potuta svolgere lo scorso novembre. Vale la pena però cambiare abitudini e riscoprire il fascino del cinema anche d’estate, perché dall’1 al 4 luglio le sale del Teatro Sanbàpolis si animeranno con una serie di proiezioni da non perdere, capaci di toccare generi, stili e provenienze diverse, sempre contraddistinte da un alto livello qualitativo. Il Festival CinemaZero è già di per sé un festival inusuale, dedicato al cinema “minore”, più libero, autonomo e indipendente rispetto a quello che solitamente arriva nelle sale, e anche quest’anno non si smentisce, scegliendo come filo conduttore delle quattro serate una retrospettiva sull’opera di RezzaMastrella, in cui sarà possibile vedere 3 lungometraggi: “Milano, via Padova”, “Troppolitani, Valle occupato” e “Samp”, un mediometraggio e un buon numero di cortometraggi scelti da Alberto Brodesco. Un percorso in cui il pubblico sarà accompagnato dagli stessi Antonio Rezza e Flavia Mastrella, collegati in streaming.

Come da tradizione, il Festival CinemaZero è anche l’occasione per apprezzare le opere che partecipano al concorso internazionale, che ogni anno scova dei veri e propri gioielli della produzione iper-indipendente di tutto il mondo. Quest’anno sono 16 i cortometraggi in competizione, entro i 20’ di durata e caratterizzati da una produzione ridotta all’essenziale, nei mezzi e nei costi, scelti fra gli oltre 500 pervenuti. Vi si trovano documentari (dal Sahara al Perù), finzione, video-arte, animazione e tanti progetti che non potranno che incuriosire gli spettatori, chiamati come sempre a votare i loro preferiti per l’assegnazione del premio del pubblico.

Decisamente ricco anche il programma delle proiezioni fuori concorso, nelle sessioni pomeridiane di venerdì, sabato e domenica: dal bellissimo “Qué viva México!”, del grande regista sovietico Eisenstein, a “La società dello spettacolo”, il film che Guy Debord ha tratto dal suo celebre libro omonimo, fino ad “American buffet” il “discometraggio” del cantautore Marco Parente. Se domenica pomeriggio ci sarà spazio per una sessione dedicata all’animazione, il Festival conferma la sua attenzione a giovani e territorio con la nuova edizione di SguardoZERO, concorso parallelo del FCZ e di il Funambolo finalizzato alla produzione di corti realizzati da under 30 trentini, e con “Nuove visioni di vecchi sguardi”, ovvero 6 film di montaggio realizzati con materiale d’archivio della Fondazione MuseoStorico del Trentino. Sempre domenica ci sarà tempo infine per due progetti legati al mondo della scuola: “Nel ventre della balena”, il progetto con cui Fondazione Caritro ha invitato gli studenti a raccontare con “film fatti in casa” pandemia e lockdown, mentre il Liceo Artistico “A. Vittoria” porterà in sala il videoclip “Solo dettagli”. Il Festival, organizzato dal collettivo il Funambolo, è come sempre a ingresso gratuito e ogni sera sulla terrazza del Teatro Sanbàpolis, ci si potrà rifocillare con cibo e bevande con lo “Spuntino di fuori”.

Informazioni e programma completo su: https://www.festivalcinemazero.it.

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