Trapiantare l’aglio, letame bovino, meglio la zolla

TRAPIANTARE L’AGLIO. L’aglio non teme il freddo e il gelo per cui si può piantare anche adesso in terreno vangato. Dopo il trapianto va coperto con foglie secche, paglia o tessuto non tessuto. Solo nelle zone più fredde e in posizioni altitudinalmente più elevate, ma sempre su terreno libero dalla neve, l’aglio va piantato a fine febbraio usando gli spicchi più esterni dei bulbi. Si possono usare anche quelli del supermercato, ma gli esperti ortolano non lo consigliano in quanto si otterrebbero bulbi piccoli e poco saporiti. Al momento della semina vanno eliminati (e usati in cucina) i bulbi che fanno già intravedere il germoglio. Piantare varietà pregiate come il “Meraviglia d’Italia”, il “Gigante d’Olanda”. Per i curiosi e appassionati in commercio si trovano anche i bulbi di aglio rosso. In ogni caso non dimenticare il detto contadino secondo cui “l’aglio ha bisogno di sentire il suono delle campane” che tradotto vuol dire “ piantare poco profondo, a fior di terra”.

LETAME BOVINO. Il letame si presta ottimamente per l’orto, il frutteto, ma anche per la preparazione di terricciati per piante da fiore. Nel letame è il migliore tra tutti i concimi organici naturali. In esso sono presenti tanti elementi nutritivi quali carbonio, ossigeno, idrogeno e chimici, anche minori, necessari alla vita del mondo vegetale. Azoto e potassio tra tutti, ma anche quote importanti di zolfo, fosforo, magnesio, calcio e molti microelementi (manganese, ferro, zinco, rame e boro).

Il letame rilascia gradualmente gli elementi fertilizzanti impedendo il loro dilavamento e la dispersione negli strati profondi del terreno. E’ quindi un concime bilanciato ed a “cessione controllata”. Se quello bovino è il migliore, buono è anche quello equino che si presta altresì alla preparazione di letti caldi da semenzaio e quelli avicolo (pollina) e di coniglio.

MEGLIO LA ZOLLA. Chi si appresta ad acquistare piante ornamentali da trapiantare in giardino si pone in problema se è meglio la zolla o la radice nuda. Dipende!

La pianta in zolla (pane di terra) è il sistema più consigliato in quanto l’apparato radicale ha meno probabilità di disidratarsi e di danneggiarsi rispetto alle piante a radice nuda. L’attecchimento è pressoché sicuro. Lo svantaggio è riconducibile al fatto che il trapianto si deve fare durante il riposo vegetativo e che le radici se non vengono avvolte da un tessuto ( i vivaisti usano sacchi di juta o reti a maglia fine) durante il trasporto rischiano di perdere la terra. Il vantaggio di piante a radice nuda sta nel loro costo più contenuto, ma questo sistema di trapianto si adatta a piante di piccole dimensioni e cespugli e nel tempo più ridotto che deve trascorrere tra ‘acquisto e l’impianto. Per piantare in ogni stagione basta acquistare piante in vaso, anche se è in piena vegetazione. Dopo il trapianto per tutti i sistemi bagnare abbondantemente dopo aver compresso il terreno attorno alle radici.

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