Trapianti tardivi

TRAPIANTI TARDIVI. Verso la fine di maggio l’offerta di piantine da orto inizia a calare non soltanto in termini di assortimento, ma anche di qualità. Al momento dell’acquisto ponete attenzione a non scegliere piantine invecchiate in vaso. Tre sono gli indizi che devono mettervi in allarme, segni della lunga permanenza sul bancale. Ne basta uno per non procedere all’acquisto. Sollevate il vasetto e guardate se le radici fuoriescono dai fori di fondo. Considerate l’allungamento degli internodi perché le piante tenute a lungo in vasetto o nei tunnel serra tendono a filare e assumono colorazione chiara, segno di scarsità di luce. Valutare la presenza di eventuali cicatrici sui fusticini segno di caduta di foglie o abbozzi dei rami, segno che la pianta ha subito danni meccanici o stress tali da causare una prima spoliazione.

ALLONTANARE LE TALPE. Le talpe con la loro attività di scavo devastano orti e giardini. Sono animali utili in quanto si nutrono solo di insetti dannosi e lombrichi per cui si sconsiglia la loro caccia e uccisione. Meglio cercare di allontanarle mettendo in atto metodi tradizionali, usando prodotti repellenti innovativi la cui efficacia negli ani è migliorata. I prodotti dissuadenti o disabituanti creano una barriera odorosa che induce gli animali ad abbandonare il territorio. Si tratta di sostanze aromatiche fatte assorbire su matrici inerti come le argille da introdurre direttamente nelle gallerie con costanza fino a risultati raggiunto. I metodi tradizionali vedono invece l’uso di calciocianamide, ammendante avente forte potere repellente oppure la coltivazione della catapuzia una pianta delle Euforbiaceae che ha azione antitalpa grazie al lattice biancastro caustico e velenoso in essa contenuto. Si possono in alternativa usare trappole per animali vivi per catturare le talpe da liberare poi in territorio diverso.

AFIDI SUI PESCHI. In questo momento i peschi coltivati nel giardino, ma anche gli albicocchi e le susine stanno ingrossando i frutticini, mentre i brindilli sviluppano rapidamente coprendosi di vegetazione tanto prediletta dai pidocchi o afidi, insetti succhiatori di linfa.

E’ quindi necessario controllare giornalmente l’eventuale loro presenza e nel caso intervenire con un trattamento con una miscela mista di ziram o altro acuprico per controllare gli eventuali attacchi di due funghi che colpiscono foglie e frutti (bolla e monilia) e di insetticidi specifici (Pirimor, Decis, Confidor o simili), in grado di contenere i danni da pidocchi.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina