Un filo rosso… e ti racconto una storia

Alcune delle pagine del libro

A volte le parole non servono. Anzi, l’assenza di testo permette di tuffarsi tra le illustrazioni e di riemergere con una storia tutta personale: una storia che nasce dalle figure e prende le parole del lettore per farsi raccontare. Una storia per ogni lettore. A volte anche più storie per lo stesso lettore. È l’esperienza che offre “Su e giù per le montagne” (Terre di Mezzo, 2021, consigliato da 7 anni), un albo illustrato senza parole che accoglie il lettore tra le sue pagine fitte di figure, di dettagli, di suggestioni e gli fa fare una vacanza in montagna. Ma anche più vacanze, perché le pagine sono così ricche di particolari che, girandole, si possono seguire diverse narrazioni.

Gli albi illustrati senza parole, comunemente denominati “silent books”, di silenzioso non hanno proprio nulla. Anzi la totale assenza di un testo predefinito, permette loro quasi di urlare, o di sussurrare, tutte le storie che contengono. Volendo individuare un filo di narrazione, si può dire che questo libro racconta di una passeggiata in montagna che tre ragazzini fanno attraversando un ampio paesaggio. I tre protagonisti vivono tante esperienze, osservano la natura, le piante rigogliose e gli animali selvatici, trovano spunti di gioco e si riposano in baite e rifugi accoglienti. E mentre camminano, corrono, giocano i tre ragazzini cantano, parlano, ridono. Un cane da guardia e una mappa (all’interno della copertina) guidano i tre bambini e i lettori in una camminata che percorre un lungo sentiero disegnato in rosso. Un filo rosso da seguire per raccontare una storia, ma dal quale ci si può scostare per raccontarne altre, perché la storia che Irene Penazzi ha disegnato è precisa, ha un inizio e una fine, ma, allo stesso tempo, ne contiene molte altre.

Quello che l’autrice fa con le sue figure disegnate è offrire, come le fotografie delle vacanze, uno stimolo per ricordare e raccontare e per riflettere su come la vita e la vacanza in montagna presuppongano un rapporto autentico con l’ambiente, un profondo rispetto per la natura e per sé stessi, scoprendo colori, profumi, suoni e silenzi. Il senso, il significato, degli albi illustrati in genere è dato dallo stretto rapporto di comunicazione tra le parole e le immagini. Se le parole mancano, il senso si crea analizzando tutti gli indizi che le illustrazioni propongono, facendo attenzione ai rimandi, tornando indietro continuamente su quanto osservato. Su e giù per le montagne, come gli altri libri senza parole, invita, quindi, a una continua rilettura che ad ogni passaggio aggiunge elementi per creare senso, offrendo esperienze di lettura estremamente stimolanti e gratificanti ai lettori di diverse età.

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