Un giro d’Italia in rima

Nicola Cinquetti con le illustrazioni di Desideria Guicciardini

Cartoline dall’Italia

Lapis, 2018

62 p. – € 17,00

Età di lettura: da 6 anni

Soppiantate da sms e messaggi sui social, le cartoline vengono, anche se raramente, inviate ancora oggi per dare segno di un pensiero, di un ricordo, un saluto ad amici e parenti, da posti visitati, più o meno lontani, più o meno belli, più o meno interessanti. Le cartoline rappresentano paesaggi, monumenti o scorci particolari di paesi e città di cui spesso sono emblema. È un po’ questo che Nicola Cinquetti fa con le sue “Cartoline dall’Italia” (Lapis), una raccolta di poesie ispirate da 56 città italiane, rigorosamente in ordine alfabetico, di cui si descrivono aspetti particolari, alcuni noti, altri meno. Un giro d’Italia in rima in cui, in stile un po’ rodariano, ai bambini vengono presentati monumenti famosi come la Torre di Pisa, il ponte girevole di Taranto e il Museo Egizio di Torino, ma anche scorci meno conosciuti come Piazza Federico II a Jesi, il ponte Tiberio di Rimini o il pulpito del Duomo di Prato. La poesia ambientata a Trento è dedicata al Muse che “(…) risponde a domande / sulla vita e sul mondo / in un modo profondo / ma non troppo serioso / né pesante o noioso / con continue sorprese / e creature sospese (…)”. La raccolta, presentata nell’incipit come “gruzzolo di rime”, lascia ai versi il compito di dare i nomi e di descrivere i posti visitati.

Sono testi brevi in rima baciata che potrebbero benissimo trovare posto sullo spazio di una cartolina. Come si legge in quarta di copertina, queste poesie sono scritte ad un destinatario ben preciso: “A te che ami guardarti attorno in cerca di bellezza”.

Le illustrazioni di Desideria Guicciardini contribuiscono in maniera fondamentale al valore di questo libro che racchiude la bellezza del nostro Paese. Immagini che, come le parole e i luoghi descritti, sono ben al di sopra del normale, del banale. Insieme colgono particolari, illuminano dettagli, comunicano emozioni.Insieme colgono particolari, illuminano dettagli, comunicano emozioni.

Ironica, infine, la raffigurazione dei turisti sul frontespizio e nelle pagine finali: la bellezza di ciò che ci circonda va colta con gli occhi e col cuore e non sempre attraverso un obiettivo fotografico.

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