Una Creatura in cerca di amicizia. Una dolce storia sul piacere delle piccole cose

Ulf Stark con le illustrazioni di Linda Bondestam e la traduzione di Laura Cangemi, Piccolina tutta mia, Iperborea, 2022, 48 p., 15,50 euro. Età +6

Nella montagna, nel buio di una grotta, vive tutta sola la Creatura. La luce del sole le fa male e, così, esce di notte al chiarore della luna alla ricerca di compagnia. Una mattina, una scintilla entra nella sua caverna. Quante cose meravigliose le racconta della vita alla luce del sole, fuori da quel buio. La Creatura non può uscire di giorno, morirebbe, quindi si aggrappa a ciò che le fa immaginare la piccola luce con le sue parole e con ciò che nel suo piccolo riesce a illuminare.

Il loro tempo insieme, però, è limitato e la Creatura deve lasciare andare la scintilla prima che il sole tramonti, altrimenti sarebbe lei a morire. Dopo aver lasciato libera la scintilla di tornare al sole, la Creatura chiude gli occhi e continua a rivedere tutti i colori che la piccola luce ha acceso dentro di lei, lasciandola più soddisfatta e felice.

La storia raccontata da Ulf Stark in Piccolina tutta mia (Iperborea; età +6) sembra, a una prima lettura, centrata sulla ricerca di compagnia, sull’amicizia. In realtà, sotto sotto, ci sono altri strati più profondi del pensiero dell’autore, una semplice ma significativa filosofia di vita da scoprire lettura dopo lettura.

A ciò contribuiscono anche le interessanti illustrazioni di Linda Bondestam, che con la tecnica a collage di carte colorate e matita riproduce lo strano mondo notturno distorto dal bagliore della luna, in contrasto con la brillante magnificenza della natura nella luce del sole. L’espressione degli occhi della Creatura, dal corpo informe e oblungo e i denti appuntiti, sostiene la narrazione, nella quale si alternano diversi stati d’animo ed emozioni, dalla solitudine alla nostalgia, dalla felicità alla frustrazione.

La Creatura non cerca solo un’amicizia, ma qualcosa o qualcuno di piccolo e indifeso di cui prendersi cura, cui donare il suo amore, la sua protezione.
Non c’è un motivo chiaro per cui questo è il suo bisogno, ma corrisponde perfettamente al piacere che provano i bambini piccoli ad avere un peluche, una bambolina con cui giocare, prendendosene cura.

Una dolce storia sul piacere delle piccole cose, sull’importanza dell’apprezzare appieno il momento presente, sull’andare oltre il proprio limite per entrare in contatto con gli altri, anche solo per un momento. Un racconto di nostalgia e solitudine, di fiducia e di amicizia tra due esseri molto diversi. Un albo illustrato che brilla di tristezza, melanconia, poesia e bellezza.

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