Una tana-rifugio, con un finale a sorpresa, in un albo illustrato che è un inno alla fantasia

Una coperta, due sedie, qualche molletta e la tana è pronta. Vanno bene anche una grande scatola e una vecchia tovaglia. O qualche ramo e delle foglie.

Chi non ha mai giocato a costruirsi un rifugio, una casetta, uno spazio dover rifugiarsi da solo o in compagnia? Chi non ha fantasticato di vivere grandi avventure partendo proprio dalla sua “tana”?

Probabilmente lo abbiamo fatto tutti e tutti i bambini ancora amano farlo. Fa parte del percorso di crescita desiderare, cercare e avere un posto più o meno segreto, più o meno celato agli occhi dei grandi, più o meno condiviso con fratelli o pupazzi, dove nascondersi, dove giocare, dove immaginare di essere altrove, nella foresta piuttosto che su un’isola deserta.

La ricerca di spazi raccolti, intimi e riservati, all’interno della casa, è naturale per i bambini che hanno l’esigenza di rifugiarsi in un luogo riservato in cui poter “ricaricare le pile” e contenere l’ondata di emozioni e sollecitazioni che li circonda.

A questo bisogno infantile è dedicato Tana (Il Castoro; età 5+) di Melania Longo.

Si tratta di un albo illustrato che non contiene una vera e propria storia, ma descrive la tana attraverso le parole in prima persona della piccola protagonista, che, insieme a suo fratello, vive una serie di grandi avventure. La loro tana pagina dopo pagina è capanna, casa sull’albero, nascondiglio.

Questo libro elogia la fantasia e ciò che serve ai bambini per alimentarla, perché parole e immagini portano il lettore in un mondo speciale al contempo controllato e intimo, ma anche molto avventuroso.

Le illustrazioni, secondo lo stile proprio di Alessandro Sanna, sono delicate ed eteree, con le figure delineate molto leggermente tanto che a volte non risaltano sullo sfondo. Unico elemento sempre ben chiaro, però, è la tana, punto focale di ogni pagina, dove si susseguono ambientazioni, situazioni, giochi e avventure.

Il finale è una sorpresa: si rovesciano le parti e l’immaginazione ha la meglio. Ma, d’altra parte, quale rifugio c’è migliore della fantasia? Da leggere con i bambini per immaginare con loro.

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