Ventidue donne e la Costituzione

Nasce da un impegnativo lavoro di indagine nel mondo oscuro delle famiglie di ’ndrangheta, in quello tragico dell’infanzia rubata, nell’universo difficilmente penetrabile delle donne della mafia calabrese e poi nel mondo della tossicodipendenza al quale ha dedicato diversi saggi inchiesta, il monologo che Angela Iantosca, giornalista e scrittrice porterà lunedì 4 marzo, alle ore 20.45, sul palco del Teatro San Marco di Trento, in via san Bernardino, 8, con la regia di Gabriele Manili.

La ventiduesima donna” è il titolo dello spettacolo, che, partendo quindi da tematiche e situazioni dallo svolgimento non certo facile, si propone di raccontare gli ultimi e il loro disagio, per portare a galla le storie poco note dei figli delle mafie, del carcere, di chi resiste nonostante tutto e di chi davvero incarna nelle sue scelte quotidiane i principi della Costituzione. “Le storie di chi ogni giorno, attraverso le proprie scelte, sceglie di essere la Ventiduesima Donna”, spiega l’autrice, facendo riferimento ad un suo precedente lavoro, ovvero “Ventuno. Le donne che fecero la Costituzione”, il libro edito dalle edizioni Paoline che racconta le vicende delle 21 Madri Costituenti.

Comincia proprio da lì, il monologo di Iantosca, con le vicende straordinarie di quelle 21 donne che, in estrema minoranza rispetto ai colleghi maschi, ricoprirono un ruolo fondamentale per l’Italia di allora e quella di oggi. Dalla figura di Teresa Mattei, giovane antifascista e partigiana, eletta nelle liste del PCI alla Costituente a soli 25 anni, si dipana un viaggio attraverso il mondo femminile in tutte le sue sfaccettature e fino ai giorni nostri. Protagoniste alcune grandi personalità della Repubblica ma anche donne vissute ai margini della società, come le madri detenute e le donne di mafia e camorra che Iantosca ha avuto modo di incontrare, oppure le tante donne che hanno saputo ribellarsi ad essa, che non hanno taciuto e che hanno pagato.

Un lavoro con il quale la giornalista, Premio Nazionale Borsellino 2022, fa entrare gli spettatori nelle pieghe della sofferenza, del dolore, del disagio, ma anche del coraggio, della determinazione e del libero arbitrio. Nella Storia e nelle storie di ogni giorno, trovando tra di loro quel filo che le unisce, responsabilizzando ognuno di noi rispetto alle scelte quotidiane.

L’evento è organizzato dalla Fondazione Franco Demarchi, in collaborazione con Consigliera/e di parità nel lavoro a Trento, con il sostegno della Commissione provinciale per le pari opportunità e il patrocinio di Provincia Autonoma di Trento, Comune di Trento, Deina Trentino Aps e SanbaRadio.

La partecipazione è gratuita, previa iscrizione, sulla piattaforma Eventbrite, al link https://bit.ly/3wv48Rx. Per maggiori informazioni è possibile telefonare al numero 0461 273726, oppure scrivere a comunicazione@fdemarchi.it.

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