Fine Ramadan, Breigheche: “Basta guerre”

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I musulmani festeggiano oggi la fine del Ramadan, il mese di digiuno e preghiera. Anche la comunità islamica del Trentino-Alto Adige si è riunita stamani al PalaTrento per celebrare questo momento.

Il mese di Ramadan per i musulmani rappresenta un momento di riflessione, di preghiera e di perdono, ma anche di solidarietà e di vicinanza alle persone deboli e in difficoltà.

Nel corso del mese del Ramadan, che è uno dei pilastri dell’Islam, i fedeli musulmani praticanti debbono astenersi – dall’alba al tramonto – dal bere, mangiare, fumare e dal praticare attività sessuali. Sono esentati da questi obblighi gli anziani, i minorenni, i malati e le donne in stato di gravidanza e di allattamento.

“In questo mese, ogni sera alla sede della comunità islamica di Trento abbiamo offerto un pasto caldo ad un centinaio di persone di diverse culture” spiega Nibras Breigheche, responsabile per il dialogo interculturale e interreligioso dell’associazione islamica italiana degli imam e delle guide religiose, che ai nostri microfoni lancia una appello per la pace. (ascolta qui sotto)

 

In occasione della fine del mese di Ramadan, arriva anche il messaggio e il saluto fraterno dal Centro pastorale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Diocesi di Trento.

“Il digiuno – si legge nella nota – non significa semplicemente evitare di ingerire cibo e acqua ma potrebbe voler dire soprattutto scegliere nella vita ciò che è necessario, ciò che è essenziale e fondamentale. Digiunare significa soprattutto condividere con il povero, con chi non ha, con chi vive la precarietà di una vita difficile. La fede ci invita a fidarci di Dio e di quanti vivono con noi, rigettando ogni settarismo, ogni chiusura, ogni muro”

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