Zanzare aliene, pronta la “guida”

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Il miglior metodo per il controllo delle zanzare aliene è evitare che si riproducano, quindi la rimozione e il trattamento dei possibili focolai larvali è il passo fondamentale. Parte da queste premesse la pubblicazione “Zanzare invasive in trentino: principali azioni di controllo” presentata ieri alla Fondazione Edmund Mach, nell’ambito dei risultati del progetto LexEM.

Il progetto di ricerca, appena concluso, ha consentito di produrre nuove conoscenze su biologia, ecologia e comportamento delle zanzare tigre e coreana, in relazione alla realtà territoriale, urbanistica e climatica trentina e definire le migliori strategie di mitigazione e controllo. Durante i tre anni del progetto è stato messa a punto anche una importante attività sperimentale di monitoraggio e controllo sul territorio: 80 sessioni di campionamento hanno portato ad identificare 200.647 uova e 21.595 individui adulti di zanzara tigre.

Numerosi i relatori fra cui il ricercatore francese Frederic Baldacchino, che ha sottolineato come la somministrazione di consigli “porta a porta” in un comune della Rotaliana sia stata più efficace del trattamento di focolai pubblici.  Il miglior metodo per il controllo delle zanzare aliene è evitare che si riproducano, quindi la rimozione e il trattamento dei possibili focolai larvali è il passo fondamentale. 

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