Sergio Moltrer, uomo buono

Una folla di amici ed estimatori si è unita ai familiari, lunedì 20 ottobre, nella parrocchiale di Gardolo per presenziare al rito funebre di Sergio Moltrer, deceduto ad 83 anni, dopo alterne vicende di salute negli ultimi tempi che comunque non lo hanno mai distolto dagli impegni in numerose associazioni di volontariato. È stato ricordato come “uomo buono e sempre disponibile” da padre Giorgio Butterini che ha concelebrato la messa con altri sacerdoti. Lo hanno confermato i rappresentanti dei gruppi associativi che aveva contribuito a far nascere: il gruppo famiglie di Rovereto, la Comunità di San Francesco Saverio, il sodalizio Italia-Georgia, il gruppo anziani di San Donà e la formazione per la distribuzioni di pacchi ai poveri dei frati Cappuccini. Numerosa anche la presenza di religiose dell'Ospedale di San Camillo, dove presta servizio come medico uno dei figli, Fabrizio, che ha ricordato il padre anche a nome dei fratelli Alessandro e Nicola.

Nato nel quartiere gardoloto, lì Sergio Moltrer ha voluto essere sepolto, per un legame che mai si era reciso, nonostante le vicende della vita e il lavoro lo avessero allontanato sin dalla prima gioventù. Moltrer ha svolto dapprima l'attività di insegnante presso le professionali di Rovereto e successivamente di imprenditore nel campo della meccanica. Si è costantemente speso nel volontariato sociale ed ecclesiale.

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