Dai diari al palcoscenico

Dalla collaborazione di due cori e di un gruppo teatrale nasce lo spettacolo “Lettera dal fronte” che debutta sabato all'auditorium intercomunale di Primiero

Raccontare, valorizzare ed osservare. Sono le parole chiave alla base dello spettacolo “Lettere dal fronte” che debutterà sabato 25 ottobre all’auditorium intercomunale di Primiero. Sul palco il coro Sass Maor di Primiero diretto da Marco Gubert, il coro Enrosadira di Moena diretto da Barbara Pedrotti e il gruppo teatrale “Coreghe Drio” dell'Istituto Superiore di Primiero con la regia di Daiana Lucian.

Utilizzando le testimonianze di chi l’ha vissuta in prima persona, come lettere, pagine di diario, poesie e altri scritti di dieci soldati trentini, sono proposti dai due cori, alternativamente o insieme, undici canti inediti composti per l’occasione dai musicisti Ilario Defrancesco, Lorenzo Donati, Armando Franceschini, Roberto Gianotti, Marina Giovannini e Felix Resch.

Questi canti sono inseriti all’interno di momenti teatrali ideati e curati dagli stessi studenti-attori dell’Istituto Superiore che, con la guida della professoressa Daiana Lucian in collaborazione con i professori Gabriella D’agostini, Alessandra Piva, Jennifer Trani, Marialaura Bastasin e Fulvio Ferroni, dopo aver analizzato diari e lettere dei soldati, hanno scelto e metteranno in scena particolari situazioni e aspetti relativi alle più diverse esperienze di guerra. Dalla partenza, ai campi di battaglia, dalla vita di trincea, trepidazione della famiglia alla prigionia.

“Per noi gli obiettivi sono stati raggiunti”, sottolinea la regista Daiana Lucian. “I ragazzi hanno avuto modo di apprendere la storia, interagire con i coristi, vedere più realtà unite in un unico progetto, scrivere un copione”. Il risultato è una trama di storie, musica e teatralità, un intreccio di intenti e generazioni diverse per sensibilità nell’approccio alla storia del proprio paese e una rappresentazione che intende commemorare tutti i caduti della Prima guerra mondiale ed in particolare l’individuo dietro alle uniformi, indipendentemente dal loro colore.

“Lo spettacolo è il frutto e l’impegno di più persone”, ci tengono a sottolineare gli organizzatori. “Quinto Antonelli ricercatore del Museo Storico del Trentino, Mariano Longo della Biblioteca Intercomunale di Primiero, Luigi Azzolini direttore di coro e d’orchestra e docente al Conservatorio C. Monteverdi di Bolzano. Tutti hanno creduto nel progetto e, con la loro competenza e disponibilità hanno contribuito a far sì che l’idea iniziale del Coro Sass Maor, fin da subito condivisa dal Coro Enrosadira, si sia concretizzata in questo spettacolo, tutto da vedere e da scoprire, che siamo lieti ed anche un po’ orgogliosi di presentare al pubblico”.

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