L’orto dai sani principi

Parte sabato a Lavis un corso teorico-pratico di orto sinergico. Tra gli obiettivi anche quello di favorire l’incontro e il dialogo tra generazioni diverse. Iscrizioni ancora aperte

Prenderà il via sabato 25 ottobre a Lavis il “corso teorico-pratico sull’orto sinergico”. Il progetto, presentato dall’Associazione Culturale Lavisana e fin da subito accolto dal Piano Giovani di zona Lavis e Zambana, nasce da un’idea di Paolo Scaramuzza, giovane residente a Lavis, che ha pensato di realizzare questo corso nell’intento di incentivare lo spirito comunitario tra due comunità vicine come Lavis e Zambana e far sperimentare ai giovani un nuovo modo di fare agricoltura.

Il corso è articolato in lezioni teoriche e pratiche, la durata è di un anno e coinvolgerà un gruppo di 15 ragazzi di età compresa fra i 16 e i 29 anni. Durante le lezioni verranno raccolte testimonianze sull'orticoltura locale, ci saranno interventi di esperti nel settore come Massimo Zaninelli, naturopata ed esperto di agricoltura sinergica che aprirà il corso proprio sabato prossimo nell’aula didattica della “Casa Anziani” di via Degasperi. Ci sono tanti modi di fare agricoltura naturale e uno di questi è il sistema sinergico che si basa proprio sul principio dello sviluppo vegetativo “secondo natura”. Una delle peculiarità dell’orto sinergico infatti, è quella di essere un orto che si coltiva da sé.

Accanto a questi principi sostenibili c’è la volontà di creare anche in Rotaliana una “community garden”, ossia la gestione comunitaria di orti attraverso un sistema di agricoltura che imita il sistema bosco, pone al centro la natura, i ritmi cosmici e beneficia dei saperi antichi. Sono previste anche visite ad altre realtà simili dislocate sul territorio regionale, a Rovereto, Bolzano, Villazzano e Pergine. Un ottimo modo per conoscere e apprendere la filosofia che sta alla base di queste realtà, con le persone e le idee che hanno dato vita a queste gestione comunitaria.

Il progetto, inoltre, segue la logica del fare rete. Assieme all’Associazione Culturale Lavisana, promotrice e sostenitrice dell’iniziativa, hanno collaborato altre due associazioni trentine, “Mana” di Zambana e “La Pimpinella” di Pergine che opera su tutto il territorio provinciale e si occupa di biodiversità.

Le aree destinate a questo progetto saranno due: un terreno è di proprietà della APSP “Giovanni Endrizzi” di Lavis e l’altro è un terreno privato situato in via Lungo Avisio. Saranno luoghi di incontro e campi sperimentali per il gruppo di giovani partecipanti. Due spazi verdi all’insegna dell’ecosostenibilità e della biodiversità, che diventeranno soprattutto luogo di socializzazione.

Un altro importante obiettivo, infatti, è quello di favorire l’incontro e il dialogo tra generazioni diverse: gli anziani, in questo “terreno di relazioni”, potranno offrire la propria esperienza e i propri consigli ai giovani. “L’importante è promuovere la socialità”, spiega Paolo Scaramuzza. “Queste aree destinate alla gestione degli orti saranno anche luogo di eventi e iniziative”. Questa esperienza, visti i presupposti, si rivela una preziosa opportunità di collaborazione e scambio di buone pratiche. L'impegno di tutti darà certamente i suoi frutti!

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