Scegliere la speranza

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     OPPORTUNITA’ E SPERANZA IN TEMPO DI CRISI

 

Giorgia Petrini, all’Arcivescovile per il ciclo di incontri sull’educazione:“E’ necessario sviluppare i propri talenti e avere passione per le attività che si compiono”

 

L’epoca nella quale stiamo vivendo è caratterizzata da una profonda crisi economica, politica, ma soprattutto etica e valoriale, in tali condizioni è ancora possibile sperare? A questa domanda ha provato a rispondere Giorgia Petrini, donna, imprenditrice e scrittrice romana, che venerdì 20 febbraio è stata ospite del Collegio Arcivescovile di Trento nella seconda serata della trilogia “Educare in tempo di crisi”.

Giorgia Petrini ha affermato, all’inizio del suo intervento, che la speranza è fondamentale sempre, ma soprattutto nei momenti di crisi e sconforto. E’ infatti grazie ad essa che è possibile superare le grandi difficoltà della vita. Tutti gli uomini possono vivere nella speranza, poichè tutti hanno un’attitudine verso di essa, indipendentemente dal contesto in cui vivono. Certo è vero che coloro che hanno il dono della fede sono avvantaggiati, poichè la fede porta speranza e così la speranza porta fede. Ma la cosa fondamentale è scegliere di vivere nella speranza e non nella crisi e nello sconforto.

La Petrini sottolinea il fatto che l’uomo non è nato solo per lavorare, arricchirsi o per diventare “qualcuno”: la società odierna, però, è guidata da un sistema che si basa solo sulla ricerca di una vita improntata sulla certezza materiale. Una vita in cui è fondamentale ottenere sempre di più per se stessi e in cui il prossimo non è poi così importante. Petrini, infatti, concorda con il Papa Emerito Benedetto XVI che ha affermato nell’enciclica “Caritas in veritate” che la crisi esiste perchè la ricchezza non è più un bene comune, ma è diventata un bene individuale. La scrittrice dichiara che lei stessa era inserita in questo sistema e che puntava alla sola realizzazione professionale svolgendo, solo superficialmente, molti incarichi di grande importanza. Dopo la “scoperta” della fede, Giorgia Petrini ha compreso che il successo materiale non è tutto e che la rinuncia può portare a guadagnare tempo da dedicare a chi ne ha bisogno. Questa situazione ha comportato per lei il raggiungimento di una piena e completa soddisfazione. Lei stessa afferma di aver vissuto in un mondo lontano da quello della Chiesa, poichè troppo presa dagli impegni di lavoro. Inoltre Petrini non aveva mai conosciuto le importanti attività svolte da suore e sacerdoti e quindi non se ne curava. Avvicinandosi ad essa ha compreso la reale importanza delle opere che la Chiesa svolge quotidianamente.

Per Giorgia Petrini è fondamentale la necessità di sviluppare i propri talenti e di avere passione per le attività che si compiono. Se si svolge un’attività con amore, gioia, passione e speranza essa porterà sicuramente a grandi risultati. In alcuni casi è importante saper cercare nuove opportunità di lavoro, reinventandosi attività capaci di sviluppare le nostre conoscenze e le nostre attitudini che in futuro potranno darci grandi soddisfazione. Infatti non si vive solo di necessità ma anche di possibilità. Internet può sicurametne esserci di aiuto in questa ricerca: è infatti possibile attraverso video e blog imparare molte attività interessanti e stimolanti. L’importante è quindi continuare a sperare e non perdersi nello sconforto, anche se ciò è tutt’altro che facile.

E’ stato inoltre chiesto a Giorgia Petrini come nel contesto attuale i giovani possano continuare a sperare e come possano i genitori aiutare i propri figli. La scrittrice ha affermato che è fondamentale che gli adulti incoraggino i giovani ad intraprendere un percorso di speranza, aiutandoli a far crescere le proprie attitudini ed i propri talenti e incitandoli a svolgere attività che li portino ad una piena e completa soddisfazione. Probabilmente il futuro dei giovani sta proprio nei loro talenti e nelle loro passioni. E’ quindi importante incoraggiarli sempre, qualunque sia la loro attitudine, ed aiutarli nelle scelte, lasciando loro la libertà di decidere se intraprendere un percorso di studio universitario, oppure un lavoro di tipo professionale o artigianale, considerando che in quest’epoca la laurea non garantisce comunque un posto di lavoro sicuro.

Giorgia Petrini ha poi concluso parlando del concetto di sorpresa affermando che anche se la sorpresa è negativa bisogna sempre viverla come se fosse una grazia, poichè le sorprese sono veicoli per raggiungere una nuova speranza.

Margherita Polla

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